Amici insoliti
Il vademecum per gli appassionati di creature insolite
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Ameles decolor

piccola e cattiva

Se avete buon occhio e molta fortuna potreste imbattervi, come è capitato a me, in una mantide miniaturizzata, si tratta della Ameles decolor, un piccolo mantoideo che colonizza zone secche a vegetazione bassa e rada. In questa specie l'adulto è lungo solo tre centimetri e solo il maschio è dotato di ali funzionanti.

Gli esemplari che ho osservato in due sole occasioni vivevano o in un'area di pochi metri quadri coperta di piante di timo, ovvero nel greto secco di un torrentello stagionale completamente prosciugato e con temperature "torride".

Si tratta di insetti estremamente rapidi, benchè tozzi, le zampe posteriori sono ben sviluppate ed il terzo paio, con grossi femori simili a quelli delle cavallette, permette loro di compiere veri salti, il che li rende cacciatori decisamente più attivi della Mantis religiosa. Proprio questa capacità di saltare rende a volte più agevole individuarle tra la vegetazione.

agile e letale

Simile per taglia ed abitudini alla Ameles di Spallanzani, si distingue dalla "cugina" per il colore grigiocenere del corpo e per la forma lunga e sottile del tronco, che nell'altra specie è invece corto e squadrato.

Allevarla

Per allevare correttamente questo piccolo mantoideo è necessario disporre di un contenitore piuttosto ampio non sottovalutando le capacità motorie di questa specie che richiede di spazi decisamente maggiori rispetto ad altre specie "sedentarie". La convivenza di alcuni esemplari in grossi contenitori è attuabile solo con dei giovani o subadulti e lasciando sempre prede a disposizione.

Il cibo, a dispetto della aggressività di queste minimantidi, deve essere piuttosto minuto (piccole sono infatti anche le zampe raptatorie) e dovrebbe corrispondere alla lunghezza della testa+cefalotorace della mantide, meglio comunque se inferiore: solo la "fame" può indurre la predazione di insetti più grandi e quindi di conspecifici. L'acqua non serve trattandosi di insetti abituati a climi secchi e caldi.

Le ooteche, deposte poche settimane dopo l'accoppiamento, sono 3 o 4, piccole ed adese al fondo o al coperchio del contenitore. La schiusa dei piccoli vi creerà non pochi problemi necessitando di prede piccolissime, quindi sarà meglio riportare le ooteche o meglio le femmine già fecondate a casa loro perchè continuino a perpetuare questa interessantissima specie.