Amici insoliti
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Scutigera coleoptrata

Scutigera coleoptrata

Se avete letto la scheda sul Tarantolino, avrete già visto una foto di questo miriapode, ritratto nel suo ambiente naturale. Quella sera ero troppo preso dai gechi per notarlo a sufficienza, solo durante la stesura di quell'articolo mi sono reso conto che avevo sprecato un occasione per fare conoscenza con la Scutigera!
Come spesso accade in questi frangenti da quel giorno non ho più incontrato una Scutigera per mesi... fino al successivo novembre.

Mi trovavo in laboratorio quando una mia collega entra nella stanza esclamando: 'cosè quell'orrore sulla porta?'. Avrete già capito che quella meraviglia della natura era una Scutigera adulta, in perfette condizioni, e con una colorazione strabiliante (le foto non rendono onore alle stupende sfumature di violetto che hanno le articolazioni delle zampe).
Vederla e catturarla è stato tutt'uno, oddio non è che queste piccolette siano tanto propense a farsi inscatolare, ma quell'esemplare doveva non essere nel pieno delle sue forze perchè la cosa mi riuscì al primo tentativo.

Descrizione

Scutigera coleoptrata è una specie subtropicale che ha colonizzato tutta l'Europa meridionale e centrale, trovando poi un passaggio per gli Stati Uniti. Di fatto è ormai cosmopolita. Il successo di una simile diffusione è da ricercarsi nelle sue dimensioni contenute, una buona adattabilità climatica ed una dieta poco specializzata basata su piccoli insetti (soprattutto mosche e zanzare).
Come tutti i miriapodi ama il buio e, visto che si tratta di una cacciatrice attiva, lascia il suo rifugio solo di notte per lanciarsi sulle ignare prede 'ingabbiandole' tra le zampe e divorandole poi rapidamente.

In cattività

il terrario, notate l'esemplare in basso

La scutigera si adatta perfettamente alla cattività, basta soddisfare i suoi bisogni primari: fornirle un piccolo terrario con una o più tane, delle piccole prede e una fonte d'umidità. E' importante prevenire in ogni modo la sua fuga in quanto una volta fuggita è difficile individuarla e può diventare infestante se trova cibo e la compagnia di conspecifici.

Io ho optato per una semplice vaschetta da gelato a bordi alti (ho notato infatti che non riesce a far presa con le zampe sulla plastica e quindi a scalarla) mettendo sul fondo uno strato di torba ed un sasso a forma concava che fungesse da 'caverna' rifugio. A questo ho unito un piccolo contenitore per l'acqua (il tappo di una bottiglia) infatti si tratta di una specie sub-tropicale ed ama un clima caldo umido (ma mai fradicio!).

Strano a dirsi, visto che spesso frequenta pietraie assolate e muretti a secco, ma l'umidità è un parametro fondamentale, la temperatura delle nostre case è infatti perfetta per i suoi bisogni, ma è necessario stare attenti in inverno perchè i caloriferi rendono l'aria piuttosto secca e la nostra piccoletta può disidratarsi. Sarebbe quindi buona norma lasciare sempre un po' d'acqua a disposizione e tenere il substrato leggermente umido. Non ci sono altri intoppi, la Scutigera si alimenterà da subito di piccole prede (la mia, che era un esemplare adulto, preferiva grillini di 6-7 millimetri).

A differenza delle scolopendre la sua struttura esile ed agile la rende molto adatta a cacciare in velocità prede leggere, mobili e poco coriacee. A mio avviso si tratta del 'ghepardo' dei miriapodi, mentre potremmo paragonare le scolopendre ai 'leoni'.
Le baby scutigere sono delle miniature diafane ed hanno un comportamento simile agli adulti, tuttavia allevarle può essere impegnativo... non superano i 7 mm di lunghezza e sono fragilissime!

Non ho altro da aggiungere, ma aspetto come sempre i vostri commenti e le vostre esperienze!