Amici insoliti
Il vademecum per gli appassionati di creature insolite
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Cithariscius crawshayi
il gigante scavatore

Articolo di Emanuele Melani
lo scavatore

Introduzione

Premetto che questo è in assoluto il mio ragno preferito, forse è per questo motivo che mi trovo a scrivere in questo momento: mi sono reso conto che non ci sono molte informazioni in lingua italiana su questa specie e che spesso viene data precedenza a specie, secondo il mio punto di vista, più anonime e meno interessanti di questo gigante africano.

Descrizione

Cithariscius crawshayi, originario del Kenya, ha una caratteristica particolare, che si nota immediatamente: l'ultimo paio di zampe posteriori è molto più spesso delle altre ed è ricurvo verso l'interno. Proprio per questa caratteristica il maschio di questa specie fino a non molto tempo fa veniva classificato come specie a sè, inoltre il maschio, al contrario della femmina, presenta una folta peluria su tutto il corpo e dimensioni sensibilmente più piccole.
Le dimensioni sono comunque ragguardevoli: il corpo di una femmina adulta (zampe escluse) può arrivare a misurare 10cm. Il colore può variare dal marrone chiaro fino al bordò; l'aspetto, contrariamente a molti altri terafosidi, è vellutato, non avendo peli urticanti.

Il carattere di questa specie è pessimo: si tratta di uno dei ragni più aggressivi che esista, se viene disturbato si alzerà appoggiandosi sulle zampe posteriori emettendo un forte sibilo causato dallo sfregamento dei cheliceri. Oltre ad essere aggressivo è anche molto veloce, quindi quando andiamo ad aprire il terrario per dargli il cibo o per pulirlo è bene usare tutte le precauzioni necessarie, anche perché il veleno di questa specie risulta abbastanza potente, benchè non causi danni permanenti.

come costruire il doppio fondo

Terrario

Per ospitare un adulto, occorrerà una teca di almeno 35x30x30cm o più di altezza, proprio l'altezza è un elemento da tenere in considerazione, perché visto che abbiamo a che fare con un ragno scavatore occorrerà un substrato molto profondo: per un esemplare adulto almeno 30 cm. Detto substrato potrà essere formato da torba, dovrà risultare abbastanza compatto per evitare crolli e deve essere mantenuto sempre umido. La temperatura dovrebbe variare tra una massima di 28-30°C ed una minima mai inferiore ai 20°; l'umidità invece non dovrebbe scendere sotto l'80%.

Sono da evitare forme di illuminazione: all'interno della teca, darebbero solo fastidio al ragno. Tranne un piccolo recipiente con dell'acqua, non è consigliato inserire alcun tipo di arredamento, perché il ragno lo userebbe per la costruzione della tana. Uno degli aspetti negativi è che quando il ragno si sarà ambientato ed avrà costruito la sua tana, lo vedrete davvero molto poco: è per questo che consiglio di costruire una tana artificiale (vedi anche figura):

Alimentazione

Cithariscius crawshayi, pur essendo molto vorace, può alimentarsi in modo irregolare, alternando periodi in cui "fagocita" qualsiasi preda che buttiamo nel terrario a periodi, lunghi anche mesi, in cui non tocca cibo. Questo può accadere anche quando l'animale si trova nel periodo pre o post muta.

I piccoli esemplari andranno nutriti con piccoli grilli e camole del miele, gli esemplari adulti verranno nutriti con grossi grilli, locuste e, talvolta, anche con topolini o altri piccoli vertebrati: non c'è da preoccuparsi se il ragno mangia regolarmente, ma non cresce molto, questa specie ha una crescita molto lenta. Solitamente i resti del cibo sono portati all'esterno della tana, questi andranno prontamente rimossi perché a causa dell'umidità si decomporranno velocemente.

Conclusioni

Abbiamo a che fare con un ragno dalle esigenze molto particolari, sicuramente non è indicato per i neofiti, ma lo consiglio a persone con un minimo di esperienza con altri aracnidi. Secondo me vale davvero la pena allevarlo: presenta caratteristiche uniche rispetto ad altri terafosidi, un incoveniente può essere il suo costo abbastanza elevato e a volte la difficoltà di reperirlo nei negozi, se invece volete farvi le ossa prima di cimentarvi con questa specie vi consiglio... una Lycosa terentula, il citharischius nostrano!