Amici insoliti
Il vademecum per gli appassionati di creature insolite
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Anguillola dell'aceto

Articolo e fotografie di Luca Miselli Ne berreste un bicchierino? Quei minuscoli filuzzi bianchi sono le anguillole!

Le anguillole dell'aceto appartengono al grosso phylum dei Nematodi, un insieme etrogeneo di vermi filiformi o fusiformi tra cui molte specie conducono una vita parassita, affliggendo spesso anche l'uomo.
Il corpo di questi vermi è rivestito di una robusta cuticola di cheratina che li rende incapaci dei movimenti a 'soffietto' comuni invece tra molti anellidi, quali i lombrichi.
Per questa ragione i nematodi si muovono ondeggiando lateralmente e proprio questo movimento caratteristico ha suggerito il nome 'comune' della nostra piccolissima protagonista, la Turbatrix aceti, nota come anguillola dell'aceto.
Sono grato a Luca per aver deciso di condividere con tutti noi la sua esperienza di allevamento e spero che altri seguiranno il suo esempio: nessuno infatti può dedicarsi all'allevamento di rettili, anfibi, o pesci prescindendo da una buona scorta di cibo vivo di taglia adeguata e le anguillule costituiscono senz'altro un validissimo cibo vivo per i piccoli girini di urodelo. Ma lasciamo la parola all'autore...

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Le anguillule in media misurano 1-2 mm

Cosa serve

  1. Aceto di mele o aceto di vino
  2. Una mela
  3. Un recipiente con collo stretto
  4. Lana di perlon (comunemente usata per i filtri d'acquario)
Il recipiente di coltura... al lavoro

Allevamento

Mettere in un recipiente una soluzione composta dal 50% di aceto e 50% di acqua di rubinetto.
Aggiungere un pezzo di mela, preferibilmente non trattata o comunque lavata bene per non introdurre fitofarmaci.
Inserire a questo punto la coltura di inoculo derivante da un altro allevamento.
Aspettare due settimane per permettere alla coltura di riprodursi.
Mettere un batuffolo di lana di perlon nella zona stretta del recipiente di vetro, sopra il brodo di coltura, ed aggiungere lentamente acqua pulita sopra di esso (per qualche strana magia non si mescola con l'aceto sottostante).

Come recuperare le anguillole

Raccogliere con una siringa senz'ago le anguillole che nuotano nella parte acquosa sopra la lana di vetro. Tecnicamente quello che avete raccolto è acqua pura, se non vi fidate, filtrate con carta da filtro risciacquate abbondantemente e datele in pasto ai girini/avannotti.

Manutenzione della coltura

Aggiungere acqua per mantenere il livello; ogni 3 o 4 mesi far ripartire una nuova coltura.