Raccogliere artropodi in natura: approfittiamo delle passeggiate!
Articolo e fotografie diLeonardo Ancillotto
Ora che, finalmente, è arrivata l'estate con le sue belle (e calde!) giornate e le lunghe ore di luce, molte persone impegnano le domeniche mattine in passeggiate nel verde di un parco o della campagna. Ma per noi appassionati di amici insoliti le gite "fuori porta" sono anche una ghiotta occasione per procurare ai nostri ospiti un pasto fresco e diverso dai soliti grilli e camole, oppure, se ci interessano gli artropodi, per procurarci un nuovo soggetto interessante da allevare.
Perciò ho deciso di "buttar giù" un articolo con qualche consiglio per chi si accinge ad approfittare delle passeggiate per la prima volta o per chi vuole ampliare le proprie "tecniche" di ricerca e cattura. Spero di farvi cosa gradita!
Cosa ci serve?
Punto primo: l'attrezzatura.
È sicuramente il punto più importante. A seconda dei luoghi che vogliamo esplorare e delle "prede" che vogliamo portarci a casa dovremo equipaggiarci con strumenti diversi.
- scatolette areate: (ottime quelle che usano i negozi di caccia e pesce per vendere le camole del miele); servono principalmente al trasporto di piccoli invertebrati terricoli: cavallette e grilli, falene, bruchi, coleotteri ecc... sono molto versatili, occupano pochissimo spazio e sono di facile reperibilità. Inoltre, grazie ai piccoli fori d'aerazione, possiamo tenere le nostre prede nella scatolina per tempi relativamente lunghi.
- barattoli & bottiglie: io uso i barattoli di sottaceti/maionese/salse una volta finito il prodotto e lavato accuratamente in barattolo. Anche le bottiglie vanno prima sciacquate. Questi contenitori presentano ovvi vantaggi: la chiusura ermetica consente di trasportare anche organismi acquatici (notonette, ditischi, larve, girini, pescetti ecc...) e inoltre la trasparenza di vetro e plastica permette di controllare l'interno senza dover aprire il contenitore. Ma purtroppo hanno anche diversi svantaggi: innanzitutto il peso; può essere faticoso camminare molto a lungo con lo zaino pieno, oltre che delle altre cose, di barattoli di vetro pieni d'acqua. Se vogliamo usare questi contenitori per trasportare piante acquatiche possiamo semplicemente "foderare" i bordi della bottiglia con dei fogli di carta assorbente intrisi d'acqua senza bisogno di riempire l'intera bottiglia.
- retini: sono probabilmente gli strumenti fondamentali per la cattura dei piccoli animali che ci interessano. Esistono principalmente due tipologie di retini: quelli per catturare animali terricoli e quelli per gli animali acquatici. I primi dovranno avere un'apertura circolare possibilmente non rigida e una "sacca" particolarmente profonda (almeno 40cm) con trama fitta e di tessuto morbido difficilmente sfilacciabile. I retini per animali acquatici invece dovranno soprattutto avere una trama estremamente fitta per permetterci di catturare anche gli organismi più piccoli (dafnie, avannotti, piccoli insetti e larve) e possibilmente dovranno essere muniti di un lungo manico. È ovviamente necessario, nel secondo caso, portarsi anche una brocchetta o un grosso barattolo da riempire d'acqua e dove "versare" il contenuto del retino per esaminare con attenzione cosa abbiamo catturato.
- fauna box: se vogliamo portare a casa animali di dimensione leggermente maggiori (grosse cavallette, farfalle, coleotteri ecc) dovremo munirci anche di piccoli fauna-box, venduti per pochi euro nei negozi di acquari e animali. È preferibile, viste le grosse aperture spesso presenti sui coperchi di questi contenitori, mettere tra coperchio e fondo un velo di tulle.
Dove andare e come?
Molti sono i luoghi dove potremo fare un buon "bottino" di cibo vivo. La nostra scelta dipende dal tipo di animali vogliamo procurarci.
Le zone più ricche sono sicuramente le raccolte d'acqua, che soprattutto in estate ci offrono una grandissima varietà di fauna e flora.
Dragando delicatamente il fondo degli stagni e delle pozze oppure passando il retino tra le alghe e le piante potremo trovare una miriade di organismi che potremo dare come pasto ai nostri animali (chironomus, chioccioline, gambusie, copepodi, larve di tricotteri) oppure che potremo allevare (scorpioni d'acqua, larve di libellula, adulti e larve di ditisco, notonette, girini ecc...).
Invece nei torrenti (attenzione a non scivolare sui ciottoli ricoperti di alghe!) potremo trovare, ribaltando i ciottoli del greto, le larve dei tricotteri nascoste nei loro "astucci" protettivi camuffati con sassolini e detriti.
Ovviamente dovremo ricordarci, frequentando questi ambienti, di indossare degli stivali impermeabili.
Altro ambiente molto favorevole è quello dei prati.
Qui potremo infatti passare con rapidi movimenti il retino fra i ciuffi d'erba per poi controllare cosa sia caduto nella nostra rete. In zone particolarmente ricche, in poche passate potremo catturare un'ampia collezione di artropodi: grilli, cavallette, ragni d'ogni specie, farfalle, bruchi e, se siamo abbastanza fortunati, anche qualche giovane mantide (a me è capitato più volte). Ovviamente terremo e "inscatoleremo" solo gli invertebrati che ci interessano, liberando subito gli altri.
Infine ci sono i terreni boscosi, dove la nostra ricerca di invertebrati sarà più attenta e, sotto certi aspetti, faticosa. Per trovare vermi, coleotteri e ragni dovremo infatti armarci di santa pazienza e sollevare tronchi caduti, cortecce, sassi, facendo attenzione a non tentare di sollevare pesi eccessivi e magari proteggendoci le mani con dei guanti.
Spero di essere stato chiaro ed abbastanza esaustivo nello spiegarvi come/dove procurarvi da soli un'ottima variante alla dieta dei vostri beniamini o anche dei nuovi amici-insoliti da allevare e studiare.
Ultime avvertenze!
Vi voglio infine ricordare che:- nei parchi cittadini e nelle riserve è PROIBITO catturare animali o raccogliere piante
- bisogna portare il massimo rispetto nei confronti degli ambienti che visitiamo (evitiamo quindi di lasciare segni del nostro passaggio quali cartacce o residui di cibo)
- dopo aver ribaltato pietre e legni ricordiamoci sempre di rimetterli nella stessa posizione in cui erano
- evitiamo di saccheggiare ripetutamente gli ambienti in cui preleviamo insetti e altri animali per non impoverire troppo le popolazioni locali.