Attenti a Francesco di http://www.reptilhouse.supereva.it (il link non è attivo perchè non mi sembra il caso di pubblicizzarli, ed inoltre hanno molti redirect e cloni del sito su altri spazi free)
Questo purtroppo non è un semplice mugugno, ma un vero e proprio avviso. Il sedicente sito Reptilhouse (nota bene: esiste un vero sito registrato di nome Reptilhouse assolutamente onesto e ignaro di tutto!) si spaccia per un allevamento di rettili che in realtà non esiste: un certo Francesco ha accettato ordini di animali che non era in grado di recapitare (c'è chi ha perso sommette come 250 euro in cambio di "nulla", salvo vedersele rimborsate mesi dopo con la scusa che si "trattava di uno scherzo"!).
Se questo non bastasse gli stessi individui avevano scaricato tutte le schede del mio sito, della rivista rettili di serpenti.it, di rettili.net e dell'italian chamaeleon network spacciandole come la "loro enciclopedia" in PDF!
Per trarre in inganno i visitatori avevano aggiunto al loro sito i banner della rivista reptilia e della zoomed, senza che i titolari ne fossero al corrente (ho controllato personalmente contattando Dino Schiff. Il loro sito non contiene una sola pagina originale hanno addirittura copiato la pagina di grillivivi.it spacciandosi anche per distributori di cibo vivo!
Le lettere di diffida che hanno ricevuto sono state volutamente ignorate per cui, con Davide di serpenti.it abbiamo organizzato una vera e propria opera di "rimozione" informando voi tutti di quello che sta accadendo (almeno non potranno più truffarvi), richiedendo a supereva di chiudere il sito (essendo una registrazione free dovrebbe essere una via rapidamente praticabile) e restando aperti ad una vera e propria azione legale nel caso di recidivanza.
Resta il fatto che la miglior rappresaglia sarà la vostra diserzione dai loro siti: se nessuno li visiterà più saranno "morti" fin da oggi.
Prendendo spunto da questo increscioso episodio, come norma generale, consiglierei a tutti, prima di effettuare acquisti on line, di seguire alcune semplici regole di "prevenzione:
i siti che hanno come indirizzo www."nomeacaso".it/com/net sono registrati, per cui, in ogni momento, il loro proprietario è individuabile ed eventualmente perseguibile per legge. Questo vale ancor di più per i siti .it perchè l'autorità italiana chiede anche una registrazione cartacea
va da se che siti su server liberi come digiland, supereva, tiscali, geocities, tripod, possono essere registrati sotto falso nome e pertanto sono meno attendibili (per carità non fraintendetemi: ci sono ottimi siti "liberi" e fino a poco tempo anche io facevo parte della comunità di digiland!)
è comunque buona norma fidarsi solo di chi è già conosciuto o di chi, comunque, non si fa problemi a fornirvi nome cognome, indirizzo e recapito telefonico (richiedete, se possibile, un telefono fisso perchè è immediatamente controllabile). Una volta avuti questi dati e fatta la telefonata, effettuate un controllo su un normale elenco telefonico prima di effettuare qualsiasi pagamento: fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.
Con tutto ciò resta il fatto che prima di questo deprecabile episodio la comunità degli appassionati era costituita solo da persone di cui ci si poteva fidare senza alcun controllo. Anche se sono convinto che questi furbastri (o forse solo sprovveduti) non possano essere in alcun modo definiti degli appassionati, è un vero peccato che, con il loro operato, abbiano instillato in noi tutti il sospetto. Speriamo che simili episodi non si ripetano più!