Elenco schede


Malattie infettive dei serpenti

A cura del Dr. Andrea Loro


dermatite batterica in cobra fasciatoLe patologie legate alle malattie infettive sono molteplici e possono colpire svariati distretti dell'organismo. I batteri danno solitamente infezioni primarie, mentre i miceti danno nella maggioranza dei casi infezioni secondarie. Come riportato in tabella, spesso la presenza di virus nell'organismo dei serpenti non si manifesta con una sintomatologia clinica evidente e a volte nemmeno con l'instaurarsi di uno stato di malattia. La maggior parte dei virus isolati da ofidi, infatti, raramente soddisfa i postulati di Koch. In alcuni casi, ad esempio per il virus dell'encefalomielite equina, gli ofidi possono servire da ospiti reservoir.
In ogni caso l'instaurarsi dell'infezione dipende da molti fattori predisponenti: stress, errati metodi di allevamento, temperature subottimali, carenze nutrizionali e, nel caso dei miceti, prolungata somministrazione di antibiotici.
La sintomatologia legata alle malattie infettive è assai varia ed ovviamente dipende dall'apparato colpito.

Nelle tabelle 1, 2 e 3 vengono citati i patogeni che più comunemente causano malattie negli ofidi.
Per tutte le tabelle la legenda è:
No = non patogeno
da + a +++ = saprofiti o opportunisti con vario grado di patogenicità
da ++++ in su = patogeni


Tabella 1: principali miceti (funghi) patogeni per gli ofidi.

GENERE PATOGENICITA'
Mucor sp. ++++
Paecilomyces sp. +++
Candida albicans +++
Geotrichum sp. +++
Fusarium sp. +++
Aspergillus sp. ++++
Penicillium sp. ?
Trichophyton sp. ?
Trichoderma sp. ?

Tabella 2: principali batteri patogeni per gli ofidi.

GENERE PATOGENICITA'
Actinobacillus spp. +++
Aeromonas spp. ++++
Bacteroides spp. +++
Clostridium spp. +++
Corynebacterium spp. ++++
Escherichia coli ++
Enterobacter spp. +++
Klebsiella spp. ++++
Mycobacterium spp. ++++
Mycoplasma spp. +++
Pasteurella spp. +++
Proteus spp. ++++
Pseudomonas spp. ++++
Salmonella spp. da ? a ++++
Serratia spp. ++++
Staphylococcus spp. Coagulasi positivi +++
Staphylococcus spp. Coagulasi negativi No
Streptococcus spp. alfa-emolitici No
Streptococcus spp. beta-emolitici +++

Tabella 3: principali virus isolati negli ofidi

Adenovirus
Arbovirus
Eastern equine encephalomyelitis virus
Herpesvirus
Oncornavirus
Paramyxovirus
Parvovirus
Picornavirus
Reovirus
Retrovirus
Rhabdovirus
Virus sinciziale
Western equine encephalomyelitis virus


NOTA: Le malattie virali negli ofidi presentano una sintomatologia variabile a seconda dell'organo colpito, della gravità delle lesioni e della presenza di malattie concomitanti. Per questo motivo non viene qua considerata la patogenicità dei virus, in quanto sono riportati casi di isolamento di virus in organi di animali clinicamente sani.

micosi da Tricophyton in un BoaI prossimi paragrafi riassumono brevemente i quadri sintomatologici di alcune malattie infettive sostenute da batteri e funghi, in base ai vari apparati colpiti. Le malattie virali verranno esaminate più avanti.

Apparato cardiovascolare: batteri e miceti possono provocare gravi reazioni infiammatorie a livello di miocardio, endocardio e pericardio. Queste possono essere di natura purulenta o non purulenta a seconda della natura del patogeno. Per quanto riguarda le miocarditi, all'esame clinico è spesso impossibile rilevare la natura della patologia senza ricorrere alla diagnostica collaterale: i sintomi sono assolutamente aspecifici e comprendono dimagramento, inappetenza, ascite, letargia, facile affaticabilità e morte. Le lesioni cardiache possono causare la rottura del cuore stesso o, nel caso l'infezione si propaghi, dei grossi vasi con quadri emorragici anche gravi. Nei casi di endocardite batterica si ha frequentemente un quadro setticemico, facilmente riconoscibile dalla presenza di numerose petecchie a livello cutaneo e mucosale. Anche in questo caso i sintomi aspecifici sono anoressia, letargia e debolezza. Fenomeni di coagulazione intravasale disseminata (CID) sono rari negli ofidi ma possono verificarsi anche in caso di endotossiemia batterica. Il quadro clinico in caso di CID comprende fenomeni tromboembolici; i rilievi ematologici danno aumento dell'ematocrito, del numero dei leucociti, della viscosità del plasma e diminuzione della quantità di plasma. Fenomeni di endotossiemia o esotossiemia batterica possono causare gravi quadri emorragici conseguenti a danni vascolari o fenomeni emolitici; l'esito di tali fenomeni è spesso mortale.

Apparato respiratorio: le malattie infettive che colpiscono l'apparato respiratorio sono facilmente rilevabili all'esame clinico. Tipici delle polmoniti sono scolo nasale, dispnea ed a volte epistassi; questi sintomi sono associati anche a quadri di tracheite, polmonite, broncopolmonite, polmonite cronica granulomatosa e polmonite ab ingestis in animali con concomitante stomatite.

Apparato digerente: a livello di apparato digerente si possono individuare moltissime patologie infettive. Queste colpiscono ogni distretto, a partire dalla cavità orale fino al retto. A livello di cavità orale si possono rilevare stomatiti ed orofaringiti, che causano un notevole aumento della salivazione, anoressia, vomito o rigurgito; la stomatite può causare anche l'inattività della lingua, segno molto importante da valutare nell'esame di un ofidio. Le esofagiti possono derivare per diffusione discendente da una stomatite o dalla diffusione ascendente di patogeni dallo stomaco. La sintomatologia correlata a queste patologie comprende anoressia e vomito o rigurgito. A livello di stomaco si possono osservare quadri di gastrite, erosione gastrica e ulcera gastrica cronica. L'origine di queste lesioni spesso non è infettiva, ma la loro evoluzione è provocata dall'impianto e dallo sviluppo di patogeni. I sintomi conseguenti ad una di queste patologie comprendono inappetenza, dolorabilità, rigurgito post prandiale, vomito e presenza di muco o sangue in quest'ultimo. Le enteriti infettive possono causare fenomeni di stasi intestinale, diarrea, dimagramento. I patogeni presenti nell'intestino tenue possono infettare anche l'ultimo tratto dell'apparato digerente, causando proctiti, cloaciti e infiammazioni paracloacali. Per quanto riguarda le ghiandole annesse all'apparato digerente, a livello di fegato batteri, miceti e virus possono provocare epatiti. Queste possono manifestarsi subclinicamente con un lieve aumento dei livelli enzimatici o con quadri di insufficienza epatica acuta con fibrosi epatica, ittero grave, segni di insufficienza renale e sintomatologia nervosa. Clinicamente si rileva un quadro di ittero diffuso. Le epatiti possono evolvere in necrosi o fibrosi epatica. A livello di pancreas l'unica patologia ad eziologia infettiva è la pancreatite; tuttavia anche in questo caso l'eziologia infettiva è un'eventualità rara. La sintomatologia clinica in caso di pancreatite è inapparente, salvo per una diversa composizione delle feci.

Apparato genito-urinario: le infezioni batteriche e fungine che colpiscono i reni possono essere di origine primaria o possono derivare da focolai d'infezione localizzati nella parte caudale del corpo. In quest'ultimo caso l'infezione s'instaura attraverso il circolo portale renale. Negli ofidi si riscontrano soprattutto nefriti interstiziali sia acute che croniche e pielonefriti. Queste patologie non sono rilevabili all'esame clinico, di conseguenza sono necessari esami ematobiochimici e microbiologici per formularne la diagnosi. Per quanto riguarda l'apparato riproduttore, gli unici segni evidenti di un quadro infiammatorio sono: l'infertilità sia del maschio sia della femmina, la deposizione precoce delle uova nelle specie ovipare, la nascita di piccoli prematuri o malformati.

Sistema nervoso e occhio: patologie infettive a carico del sistema nervoso sono relativamente frequenti nei serpenti. Molti patogeni danno una sintomatologia aspecifica, rendendo necessarie indagini collaterali, quali esami microbiologici, citologici ed istologici. Le patologie rilevabili a carico del sistema nervoso centrale comprendono encefaliti, leptomeningiti linfocitarie, meningoencefaliti da Acanthamoeba. I sintomi rilevabili in caso di infezioni al sistema nervoso centrale sono: perdita del riflesso di raddrizzamento, anomalie posturali, atassia, opistotono, "star gazing", difficoltà motorie e cecità. L'occhio e le strutture periorbitali degli ofidi sono soggetti alle stesse patologie dei vertebrati superiori. Si possono osservare lesioni piogranulomatose e ascessuali che si manifestano in maniera diversa a seconda delle strutture colpite e spesso conseguono ad infezioni della cavità orale. Quando i patogeni si localizzano a livello di bulbo oculare, il sintomo clinico più evidente è l'opacamento dell'occhiale, con possibile protrusione dello stesso. Nel caso non vi sia la protrusione dell'occhiale l'opacamento non deve essere confuso con l'opacamento fisiologico che si presenta nel periodo che precede l'ecdisi. A questo proposito si ricorda che l'infiltrazione linfatica antecedente alla muta è sempre bilaterale ed accompagnata da un opacamento generale dell'animale, mentre la maggior parte delle infezioni oculari è monolaterale. Quando invece i patogeni colpiscono le strutture periorbitali si nota un rigonfiamento diffuso della parte colpita con eventuale ptosi del bulbo. In questo caso l'opacamento dell'occhiale non è sempre presente. Un riscontro comune in caso di patologie sia a carico dell'occhio che delle strutture periorbitali è la ritenzione dell'occhiale al momento della muta.

Apparato locomotore: negli ofidi l'unica patologia scheletrica ad eziologia infettiva è rappresentata dalla "malattia di Paget" (osteite deformante). Il quadro tipico di questa patologia è dato dalla presenza di lesioni focali o multifocali a carico del rachide, le quali sono facilmente rilevabili alla palpazione. Queste lesioni sono tipicamente separate l'una dall'altra da vertebre sane. I serpenti colpiti dalla malattia di Paget presentano, conseguentemente alle modificazioni anatomiche del rachide, serie difficoltà motorie. L'eziologia di questa malattia non è chiara: le ipotesi eziologiche comprendono un'eziologia batterica, virale e neoplastica.
Nei serpenti l'apparato muscolare può essere colpito da miositi suppurative e non, e da infiammazioni di tipo piogranulomatoso. Tutte queste patologie originano di solito da morsi da parte di prede o di altri esemplari presenti nel terrario, o da ferite da corpi penetranti che in seguito si infettano. Clinicamente si può rilevare la presenza della ferita infetta e di evidenti rigonfiamenti del tessuto muscolare, i quali possono causare difficoltà motorie. L'animale si presenterà anche depresso.

respirazione a bocca aperta in cobra fasciatoApparato tegumentario: gli ofidi sono animali che si muovono strisciando sul terreno. Per questa loro caratteristica, la loro cute è popolata da un elevatissimo numero di patogeni, i quali spesso possono causare patologie. Le più diffuse sono: dermatite necrotizzante, che può essere di origine batterica o fungina, dermatite umida e necrosi dell'epitelio caudale, micosi e ascessi. La dermatite necrotizzante si manifesta con la presenza di lesioni necrotiche che generalmente coinvolgono le squame ventrali, ma possono diffondere anche alle altre squame. Queste lesioni possono aggravarsi a tal punto da coinvolgere i fasci muscolari sottocutanei e i vasi. Giunte a questo livello, causano un quadro setticemico evidente e possono portare a morte l'animale. I sintomi tipici di questa patologia, oltre alla presenza delle lesioni, sono un'evidente difficoltà di movimento da parte dell'animale, abbattimento e anoressia. La dermatite umida colpisce prevalentemente ofidi appartenenti al genere Python, soprattutto i pitoni di piccole dimensioni. L'eziologia definitiva di questa patologia è sconosciuta, ma le circostanza in cui si presenta fanno supporre un agente infettivo correlato alla scarsa igiene del terrario. Le micosi possono originare da patogeni già presenti sulla pelle degli ofidi o da patogeni ambientali o veicolati dalle prede. Si presentano come lesioni necrotiche, spesso di forma circolare, o granulomatose a livello cutaneo. A seconda del numero e delle loro dimensioni, danno sintomi che possono variare da semplici lesioni cutanee a quadri più gravi con anoressia, difficoltà motorie, difficoltà nel mordere e/o costringere la preda e nell'ingoiarla, abbattimento, morte. Per una diagnosi certa di micosi è necessario ricorrere ad esami colturali e citologici. Gli ascessi si manifestano come rigonfiamenti localizzati, di consistenza variabile in base al grado di organizzazione del materiale in essi contenuto. Gli ascessi originano da fenomeni di cellulite acuta che in seguito assumono l'aspetto di raccolte purulento-necrotiche sottocutanee ben incapsulate. A seconda del numero e delle loro dimensioni, anche queste lesioni possono causare difficoltà motorie, difficoltà nel mordere e/o costringere la preda e nell'ingoiarla.

Apparato emopoietico e sistema immunitario: in letteratura non sono riportati casi di batteri o miceti che colpiscano primariamente questi apparati. Di conseguenza, la presenza di questi patogeni nel circolo ematico o nella linfa consegue ad un quadro setticemico o batteriemico derivato da patologie che colpiscono altri organi. Il segno più evidente di setticemia è dato dalla presenza di petecchie diffuse a livello cutaneo e mucosale.

Malattie virali.

Come già riportato in tabella 3, le malattie virali negli ofidi presentano una sintomatologia variabile a seconda dell'organo colpito, della gravità delle lesioni e della presenza di malattie concomitanti. La loro azione patogena provoca una sintomatologia aspecifica che colpisce molti apparati, rendendo difficile individuare con precisione l'agente responsabile.
La tabella 4 riassume i principali virus che colpiscono gli ofidi, la loro via di trasmissione e la sintomatologia da essi causata.

Tabella 9: principali patologie virali negli ofidi

AGENTE EZIOLOGICO VIE DI TRASMISSIONE SINTOMATOLOGIA E RILIEVI ANATOMO-PATOLOGICI
Herpesvirus Sconosciute Aborto, mortalità neonatale. Degenerazione grassa del fegato, necrosi pancreatica, inclusioni cellulari in fegato, pancreas e ghiandole del veleno.
Adenovirus Sconosciute Rigurgito, "star-gazing" a poche ore dalla morte. A volte nessuna sintomatologia clinica evidente. Enterite mucoide, ipertrofia epatica, necrosi epatica, congestione polmonare.
Paramyxovirus Secrezioni dell'apparato respiratorio Scolo nasale, mouth breathing, accumulo di materiale caseoso nella cavità orale, sibili respiratori. A volte sintomatologia nervosa con opistotono e tremori della testa. Edema polmonare, inclusioni intracitoplasmatiche.
Reovirus Sconosciute Nessuna sintomatologia clinica evidente.Degenerazione vacuolare degli epatociti, inclusioni citoplasmatiche.
Retrovirus (nei Boidi) Sconosciuta, probabilmente attraverso puntura di artropodi (Ophionyssus natricis) o da stress indotto da infestazione massiva Rigurgito, anoressia e sintomatologia nervosa come disorientamento, tremori della testa, perdita del riflesso di raddrizzamento, "star-gazing", opistotono.Inclusioni eosinofiliche intracitoplasmatiche (IBD), meningoencefalite.
Retrovirus (nelle altre famiglie) Sconosciute Tumori quali myxofibromi, rabdomiosarcomi, linfosarcomi.



Elenco schede