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Vegetali: cenni di sistematica

Questo sito è nato per parlare di animali, tuttavia, chiunque cerchi di ricreare un ambiente confortevole per i suoi amici insoliti, dovrà prima o poi verificare se possiede il fatidico "pollice verde".
Inizialmente avevo pensato di venire subito al "dunque" descrivendo le singole specie di piante con cui ho avuto esperienze positive, ma pensandoci mi sono reso conto che un accenno di sistematica è altrettanto necessario... non ripassavo gli appunti di botanica II da tantissimi anni ed era ora di darci nuovamente un'occhiata per chiarire alcune importanti questioni a voi come a me! OK cominciamo...

I phyla del regno vegetale

Rifacendomi ai miei appunti datati, pur nella perenne controversia che genera la classificazione delle specie viventi, i vegetali sono stati "incasellati" in 5 grossi raggruppamenti: Ognuno di questi phylum rappresenta una o più classi di vegetali che vanno dagli organismi unicellulari simili ai batteri, fino alle strutture complesse delle piante superiori. Qui di seguito, per non tediarvi con una lunga lista di nomi, riporterò solo i gruppi o le classi con cui potreste avere a che fare piuttosto che "perdermi" dietro ad una puntigliosa ed esaustiva elencazione.

Schizofite

Raggruppano i batteri e le alghe azzurre (Cyanophyceae), organismi a metà tra animali e vegetali: capaci di movimento, di nutrizione attiva, di fotosintesi, nonchè spesso dotati di una capsula saccaridica di rivestimento. Non mi risulta che ancora oggi ci sia accordo sull'effettiva attribuzione di questo phylum al regno animale piuttosto che vegetale. Per fortuna a noi non importa: benchè infatti questi organismi colonizzino ogni acquario o terrario umido, lo fanno senza alcun intervento attivo da parte nostra!

Tallofite

Raggruppano le alghe, i funghi ed i licheni. I funghi in effetti rappresentano un paradosso del regno vegetale in quanto privi di capacità fotosintetiche; in parte alcuni gruppi hanno cercato di ovviare alla cosa coltivandosi le alghe necessarie alla propria sopravvivenza come avviene appunto nei licheni: un rapporto di stretta simbiosi tra queste due classi vegetali.
Ancora una volta il nostro interesse per questi vegetali resta accademico: le alghe continueranno ad infestare i nostri acquari e le ife fungine lavoreranno invisibili nel continuo catabolismo del suolo dei nostri terrari umidi... senza alcun effetivo intervento diretto da parte nostra.
Perdonatemi se non approfondisco l'interessante tematica dei funghi commestibili: il problema -credetemi- mi sta a cuore, ma dovremmo creare un sito a sè!

Una menzione a parte va però fatta riguardo le alghe verdi (Chlorophyceae), rappresentano infatti la classe più evoluta del gruppo, quella da cui sono derivate tutte le piante superiori.

Briofite

Sono un gruppo di pianticelle a sè, le uniche a vivere lo stadio vegetativo con un corredo cromosomico aploide. Sono caratterizzate dalla mancanza di vere radici e sistemi vascolari, di conseguenza l'acqua ed i nutrienti si devono spostare all'interno del loro organismo senza alcun supporto: hanno quindi dimensioni minute e sono necessariamente legate a climi molto umidi.
A questo gruppo appartengono le Epatiche piccolissime e con rizoidi (finte radici) unicellulari, ed i Muschi più grandicelli, con un fusticino legnoso, foglie prive di nervatura e rizoidi pluricellulari che hanno funzione di solo ancoraggio (esempio tipico sono gli Sfagni). So che a questo punto la cosa comincia a toccarvi più da vicino: chi non ha mai tentato di coltivare del muschio nel proprio paludario? Beh, se ci siete riusciti siete bravi, infatti di solito questo gruppo di piante non tollera le alte temperature di casa.

Pteridofite

Piante con sistema vascolare differenziato che permette di raggiungere dimensioni considerevoli. Comprende 4 classi:
Psilofitine: felci arcaiche con poche specie viventi, sono ancora sprovviste di vere radici e mancano di foglie: la fotosintesi viene realizzata dai fusti verdi.
Licopodine: possono a prima vista essere confuse con dei grossi muschi, tuttavia, come tutte le piante superiori, hanno cellule diploidi. Inoltre sono presenti vere radici ed i fusti possono allungarsi notevolmente assumendo postura rampicante. Le foglie sono inserite secondo una linea elicoidale nei licopodi, mentre nelle selaginelle sono appiattite lateralmente.
Equisetine: forme preistoriche relitte, rappresentate dal solo genere Equisetum con 25 specie. Le avrete certamente notate ai lati di quache raccolta d'acqua, alti una quarantina di cm, sembrano dei piccoli scheletri verdi di pino. Infatti mancano le foglie ed il fusto dritto porta una serie di rametti a corone concentriche costituiti da un pezzo unico. I fusti fertili invece sono marroni e portano una sorta di piccola "pigna" sulla cima.
Felicine (felci): riunisce forme molto diverse, ma tutte caratterizzate da foglie a fitta nervatura.
La sottoclasse delle Eusporangiate comprende forme arboree tropicali (Marattiales) e le Ophyoglossales, presenti anche in Europa.
Alla sottoclasse delle Leptosporangiate appartiene l'unico ordine delle Filicali con la maggior parte delle specie di nostro interesse, raggruppate nelle famiglie delle Osmundacee, Schizacee, Gleicheniacee, Imenofillacee, Ciateacee e Polipodiacee.
Infine, alla sottoclasse delle Idropteridali, felci propriamente acquatiche, appartengono famiglie ben note agli acquariofili: le Marsiliacee e le Salviniacee.

Spermatofite

Originate da alcune felci ormai estinte, rappresentano le "piante superiori". Sono state suddivise in due grossi ragggruppamenti per distinguere le più primitive dalle più evolute:

Gimnosperme

Piante legnose dalla morfologia variabile, per capirci "a soldoni" non hanno veri "fiori" bensì speciali foglie legnose che proteggono i futuri semi (le pigne ne sono l'esempio più tipico). Comprendono 4 classi di cui le prime due rappresentano veri fossili viventi:
Cicadine: con la sola famiglia delle Cicadacee e circa 90 specie. Conoscerete senz'altro la Cycas revoluta, un alberello che ricorda una palma corta e tozza, usatissima per adornare tutti i giardini delle zone rivierasche. Queste piante hanno un apparato radicale ridotto e fogliame molto robusto, sarebbero quindi utilizzabili per grossi terrari (almeno le forme giovanili), a patto che si fornisca loro una fortissima irradiazione. Le piante hanno sessi separati e le piante femmina producono grossi frutti legnosi simili ad albicocche.
Ginkgoine: con la sola specie vivente Ginkgo biloba originaria di Cina e Giappone. Si tratta di un vero albero dotato di foglie simili alle Angiosperme, anche in questo caso i sessi sono separati e la pianta maschio è usatissima nei giardini orientali, la pianta femmina invece produce frutti "puzzolenti" per cui è poco diffusa.
Conifere: piante arboree con fusti legnosi e ramificati, e foglie aghiformi. L'ordine delle Tassali comprende piante caratterizzate da frutti "carnosi" simili a bacche, con tre famiglie (Cefalotassacee, Tassacee e Podocarpacee); degno di nota è il Taxus baccata arbusto che è oggetto di sfruttamento a fini farmaceutici (dalla sua corteccia si estrae un potente farmaco antitumorale). Purtroppo questo stesso sfruttamento ha inizialmente messo in serio pericolo la sua conservazione.
Le Abietali: comprendono le conifere a noi ben note, con le Araucariacee, le Pinacee (pini, abeti, larici, cedri), le Tassodiacee (sequoia) e le Cupressacee (cipresso, ginepro).
Le Gnetine: sono piante evolute molto simili alle Angiosperme con forme cespugliose mediterranee e forme arboree o rampicanti tropicali.

Angiosperme

Sono il gruppo più rappresentato del pianeta con ogni tipo di specializzazione da erbacea ad arborea. L'ovulo (il futuro seme) è sempre racchiuso in una struttura specializzata, l'ovario; in questo gruppo troviamo così tutte le piante da fiore. Con 170.000 specie suddivise in circa 300 famiglie una classificazione approfondita mi risulta pressochè impossibile vi riassumo quindi i gruppi principali (mettetevi comunque comodi!).

Dicotiledoni

A questa classe appartengono tutte le piante il cui seme è diviso in due cotiledoni (per intenderci i cotiledoni sono quelle due prime foglie carnose che spuntano dalla pianta del fagiolo... spero che alle elementari facciano ancora fare questa semplice esperienza di botanica!). La classe è stata suddivisa in tre sottoclassi:

DIALIPETALE:
  1. Policarpiche o Ranali: piante primitive comprendenti le famiglie delle Magnoliacee (magnolia, gardenia), Lauracee (alloro, cannella, canfora), Miristicacee (noce moscata), Ranuncolacee (ranuncolo, botton d'oro), Berberidacee (crespino), Ninfeacee (ninfea, loto), Rafflesiacee (Rafflesia: il fiore più grande e puzzolente del mondo), Nepentacee, Aristolochiacee, Sarraceniacee (alcune piante carnivore).
  2. Rosali: insieme alle leguminose e alle mirtali rappresentano le più evolute tra le policarpiche. Comprendono tre famiglie: Crassulacee (a foglie succulente, quali Crassula, Sedum ed i semprevivi), Sassifragacee (sassifraga, fragola, ribes), Rosacee (rosa canina, biancospino, cigliegio, pruno ...).
  3. Leguminose: con due famiglie, le Mimosacee (acacia, mimosa) e le Papilionacee (pisello, fagiolo, soia, arachide, robinia, citiso).
  4. Mirtali: le due famiglie delle Rizoforacee e Sonneratiacee sono le principali componenti delle Mangrovie tropicali, mentre le Mirtacee sono note per il loro aroma (mirto, garofano aromatico = chiodi di garofano).
  5. Readali: con le Papaveracee (papavero), Capparidacee (capperi), Crucifere (cavolo, rapa, colza, senape).
  6. Parietali: con numerose famiglie, le 5 più note sono le Cistacee (cisto, eliantemo), Tamaricacee (tamerice), Droseracee (piccole piante carnivore: drosera, dionea), Violacee (viola del pensiero, violetta), Begoniacee (begonie).
  7. Guttiferali: troviamo qui la pianta più sfruttata al mondo, il Te (Camellia sinensis, famiglia Teacee).
  8. Colonnifere o malvali: Malvacee (malva), Bombacacee (baobab), Tigliacee (tiglio), Sterculiacee (cacao).
  9. Geraniali o gruinali: Ossalidacee (acetosella), Geraniacee (geranio), Linacee (lino, pelargonio = geranio ornamentale), Balsaminacee (impatiens).
  10. Terebintali: Rutacee (tutti gli agrumi -genere Citrus- e molte altre piante), Aceracee (acero), Ippocastanacee (ippocastano).
  11. Celastrali: Aquifogliacee (agrifoglio).
  12. Ramnali: Vitacee (vite).
  13. Ombrelliflore: Araliacee (edera), Ombrellifere (carota, finocchio).
MONOCLAMIDEE o APETALE:
  1. Fagali: Betullacee (betulla, ontano, nocciolo, carpino), Fagacee (faggio, quercia, rovere, castagno).
  2. Iuglandali: tra cui Juglans regia, il noce.
  3. Salicali: salice (Salix), pioppo (Populus).
  4. Piperali: pepe (Piper)
  5. Urticali: con le Ulmacee (olmo), Moracee (gelso, fico), Canabacee (luppolo, canapa), Urticacee (ortica).
  6. Tricocche: Euforbiacee (euforbia), Bossacee (bosso: dalla cui radice si ottiene la "radica" per fabbricare le pipe).
  7. Santalali: alle Lorantacee appartiene il vischio.
  8. Poligonali: grano saraceno (Polygonum), rabarbaro (Rheum).
  9. Centrosperme: Cactacee (gruppo di piante dal fusto succulento), Chenopodiacee (bietola, barbabietola, spinacio).
SIMPETALE o GAMOPETALE:
  1. Ericali: troviamo tra le varie famiglie le Ericacee (erica, brugo, rododendro, mirtillo), le Pirolacee e le Empetracee.
  2. Primulali: Primulacee (primula, ciclamino).
  3. Plumbaginali: con il bellissimo Plumbago capiensis ospite frequente dei giardini.
  4. Diospirali: l'ebano (Diospyros).
  5. Contorte: con 4 famiglie principali, Genzianacee (genziana), Asclepiadacee (cinanco, stapelia), Loganiacee (dal genere Strychnos si estrae curaro e stricnina) e Oleacee (olivo, lillà, frassino).
  6. Tubiflore: Convolvolacee (convolvolo o vilucchio), Borraginacee (borragine -l'ingrediente principe dei veri ravioli!-, polmonaria, non ti scordar di me), Labiate (salvia, timo).
  7. Personali: Solanacee (pomodoro, patata, melanzana, tabacco, peperone), Scrofulariacee (digitale, bocca di leone), Lentibulariacee e Plantaginacee.
  8. Rubiali: Rubiacee (asperella, caffè), Caprifogliacee (sambuco, caprifoglio), Valerianacee (valeriana, sarzetto).
  9. Cucurbitali: Cucurbitacee (zucchino, zucca, cocomero, melone).
  10. Sinandre: Campanulacee, Composite.

Monocotiledoni

Il seme ha un solo cotiledone che di solito non viene usato come foglia, quindi resta nel terreno.
  1. Elobie: piante acquatiche europee (Alismacee, Potamogetonacee, Butomacee, Idrocaritacee, Najadacee).
  2. Liliflore: Liliacee (giglio, asfodemo, dracena, yucca), Amarillidacee (amarillide, agave, aloe), Iridacee (iris, croco -il cui polline è lo zafferano-, gladiolo).
  3. Ciperali: Giuncacee (giunco), Ciperacee (papiro, cipero).
  4. Farinose: di particolare interesse terraristico, con la famiglia principale delle Bromeliacee (bromelia, ananas, tillandsia, cryptantus).
  5. Glumiflore: con la sola famiglia delle Graminacee (cereali, canna da zucchero, bambù).
  6. Scitaminee: Musacee (banano), Zingiberacee (zenzero).
  7. Ginandre: con le sole Orchideacee (orchidee, vaniglia) rappresentano le ospiti più ambite e impegnative del terrario.
  8. Spadiciflore: Palme (da cocco, da datteri, da olio), Aracee con molte specie di interesse terraristico (gigaro, acorus, calla, spatifillo, anturium), Lemnacee (lenticchia d'acqua, wolffia).
  9. Pandanali: Pandanacee, Sparganiacee, Tifacee (la tifa è una pianta palustre che veniva usata per impagliare sedie e fiaschi).
Siete arrivati fino in fondo? Vi faccio i miei complimenti, io non avrei retto a tanto! Mi raccomando se avete correzioni o aggiornamenti da segnalarmi fatevi avanti!
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