Elenco schede
Ibisco (Hibiscus sp.)
NOTA: il testo e le fotografie riguardanti l'Hibiscus moscheutos ed il coccineus sono a cura di Roberto Pellegrini
Le prime notizie documentate su questa pianta sono state riportate da Ghislain Der Busbeck, ambasciatore olandese alla corte di Solimano a Costantinopoli. Appassionato di botanica, studiò ed inviò in patria numerosi esemplari di specie vegetali, tra cui l'ibisco.
Descrizione: il genere Hibiscus appartiene alla classe delle Dicotiledoni ed alla famiglia della Malvaceae. A questa sono state ascritte più di 300 specie di piante che vanno da forme erbacee annuali, fino ad arbusti perenni.
Gli Ibischi vengono generalmente coltivati come cespugli. I loro rami robusti ed il fogliame scuro e lucido li rende già ornamentali in assenza di fiori, tuttavia sono questi ultimi a destare la maggiore ammirazione: si tratta di veri capolavori dai colori accesi e cangianti... purtroppo la loro durata è brevissima sbocciando per un solo giorno.
Specie:
- Hibiscus coccineus: originario della Florida e della Georgia; pianta alta fino a 3 m e dotata di foglie palmate con 3, 5 o 7 punte. I fiori, solitari e color cremisi, sono larghi fino a 20 cm, hanno petali stretti alla base, corolla aperta e stami ben evidenti.
Si coltiva in terreno umido, o in laghetti e specchi dacqua con profondità massima di circa 10 cm; può tollerare, se pur per brevi periodi, livelli di sommersione maggiori. Ciononostante può dare buoni risultati anche coltivata in vaso e in piena terra, garantendo unirrigazione costante ed abbondante. Il substrato è indifferente e le dimensioni della pianta variano in base allo spazio e alle concimazioni apportate.
Nella stagione avversa, la parte aerea deperisce per poi riformarsi nel periodo primaverile. La base tende, con letà, a diventare legnosa ed i rami secchi possono essere tagliati a 10 cm dal colletto; per favorire la ramificazione ed evitare che, con laltezza, la pianta si spezzi, o si pieghi, può essere utile fare una potatura allinizio dellestate.
La fioritura avviene nel periodo estivo e le foglie, specie se esposte in pieno sole, o sotto una forte illuminazione, tendono a diventare rossastre. Si moltiplica per seme, per divisione del ceppo o per talea erbacea. In passato, a causa del suo aspetto tropicale, veniva considerata una specie delicata e di difficile coltivazione. Prove pratiche hanno dimostrato che può essere coltivata senza problemi in quasi tutte le zone italiane (si tratta di una pianta a rusticità Z7), resistendo anche a gelate piuttosto prolungate. In zone più fredde può essere utile pacciamare la base della pianta, o ripararla in un locale caldo. Sembra che, se coltivata ad una temperatura sempre superiore a circa 15° C, mantenga il fogliame in maniera costante. Può essere coltivata anche in ombra parziale, ma i migliori risultati si ottengono in pieno sole, dove anche i fiori mostrano i colori più intensi. Può essere consigliata senza riserve per il laghetto ornamentale, così come tutte le specie di ibischi palustri e potrebbe dare risultati discreti anche in grandi paludari o in terrari umidi (dimensioni permettendo!).
- Hibiscus moscheutos: noto come ibisco palustre, è unerbacea perenne originaria delle zone umide del sud degli Stati Uniti che può raggiungere i 2,5 metri di altezza. Da una base legnosa si dipartono steli pubescenti e stellati, che portano foglie ovato-lanceolate. I fiori, largamente imbutiformi e delle dimensioni di 3-10 cm, hanno petali rosei, bianchi o rossi. I semi sono racchiusi in capsule ovoidali di 2-3 cm.
In alcune paludi italiane vive una entità riconducibile a questo taxon, identificata in passato come Hibiscus roseus o anche come Hibiscus palustris. Nel corso del tempo, sia tra i botanici che tra i coltivatori, si è creata un po di confusione sulla corretta nomenclatura di questa specie, ma, attualmente, tali problemi sembrano risolti: Hibiscus palustris deve essere considerata come una sottospecie di H. moscheutos.
In commercio si trovano spesso piante di Ibisco palustre vendute con il nome di H. moscheutos Southern Belle o Disco Belle. I vivaisti, infatti, hanno creato una moltitudine di varietà, spesso incrociando le varie sottospecie o le diverse specie Nordamericane, ottenendo corolle con diametri superiori ai 20 cm e colori che variano dal bianco puro fino al rosso e al cremisi scuro. La fioritura avviene nel periodo estivo, ma i fiori hanno vita breve. Sono piante completamente rustiche (Z5) che vegetano bene nel terreno umido o sommerse in 15-20 cm dacqua (le varietà ibride prediligono terreni più asciutti). In natura si ritrovano in substrati tendenzialmente torbosi, ma si adattano a diverse tipologie di terreno; una buona concimazione favorisce la fioritura e rende le piante forti e robuste.
Arrivati in autunno la parte aerea si secca e si formano le gemme che, nella primavera successiva, produrranno nuovi steli. Per questo motivo in inverno possiamo tagliare i rami secchi a qualche centimetro dalla base. La moltiplicazione può avvenire per divisione del ceppo (da effettuarsi in primavera) o per semina; se coltivate adeguatamente, le piante nate da seme possono raggiungere dimensioni di 40 cm e fiorire già nel primo anno di vita.
- Hibiscus syriacus: originario di India e Cina è senz'altro la specie più diffusa in quanto caducifoglie. Grazie a questa caratteristica viene acclimatato con facilità anche a notevole altitudine (ne ho tre piante nel giardino della casa in montagna, a 1000 metri di quota). L'altezza massima è di 4 m., ma in genere alle nostre latitudini resta sotto i 2 m. ... certo il peso della neve lo aiuta in tal senso! Si tratta di un arbusto decisamente robusto, anche se meno bello degli altri ibischi a causa del fogliame più chiaro ed opaco e dei fiori decisamente più piccoli. Questi sono solitamente bianchi, rosa o viola con una screziatura rossastra alla base dei patali. Ad onore del vero devo dire che esistono anche varietà botaniche molto belle con fiori multipli e foglie screziate. Se coltivata all'aperto per tutto l'anno, in terreni ben drenati, cresce rigogliosa e produce spontaneamente semi con cui propagarla (cosa problematica con le altre specie). Più che porre questa pianta in casa consiglio di utilizzarla come "terrario all'aperto" per camaleonti, circondandola con una recinzione di PVC alta almeno 80 cm che impedisca le fughe. I camaleonti gradiranno moltissimo sia gli insetti attirati dalla continua fioritura estiva, che gli stessi fiori, dolci e succosi, di cui C. calyptratus e F. pardalis fanno incetta. Per essere precisi i caliptrati mangiano volentieri anche le foglie dell'ibisco, ma la pianta, se grande, non ne risentirà perchè è in crescita continua per tutta la bella stagione.
- Hibiscus rosa-sinensis: il più bello, variegato e diffuso degli Ibischi. Come dice il nome è di origine cinese. Se coltivato in condizioni ideali diviene un vero albero raggiungendo i 10 m. d'altezza. Vorrei davvero vedere un simile capolavoro dal vero! Si tratta di una bella pianta sempreverde da cui sono state ottenute infinite varietà: tra queste anche una forma nana che cresce poco ed in maniera compatta... fatta apposta per essere coltivata in casa... o in terrario! Alle nostre latitudini fiorisce ininterrottamente dalla primavera all'autunno, dando il meglio di sè in estate. I fiori molto grandi, originariamente di un colore rosso intenso, esistono ormai sotto forma di infinite varietà che vanno dal bianco, all'arancione, al rosa, al fucsia; con varietà multicolori, multipetale o "stropicciate". Benchè abbastanza resistente al freddo, nel nord Italia necessita di alcune attenzioni (più o meno come una pianta di limone) dovendo svernare in posizione riparata dal gelo e ben esposta al sole. Se la pianta è una varietà nana, o comunque è ancora piccola, è meglio ritirarla in casa ponendola davanti ad una finestra: il sole attraverso i vetri non la danneggia affatto... anzi potrebbe regalarvi una fioritura inaspettata. A causa della sua crescita rigogliosa e della fioritura continua l'Hibiscus rosa-sinensis necessita di un terriccio neutro ricco in materiale organico e di concimazioni regolari. In estate va annaffiato regolarmente perchè in caso di carenza d'acqua lascerà cadere a terra immediatamente tutti i fiori e boccioli che ha.
Ibisco in terrario. Se avete letto la parte precedente trarrete da soli le conseguenze: l'unica specie da terrario è l' Hibiscus rosa-sinensis. Se dovrete arredare un terrario a piena parete conviene usare una varietà da giardino, in caso contrario userete una delle razze nane.
Credo che ogni terrariofilo amerebbe ospitare una pianta dai fiori tanto belli e graditi ai rettili come questa, tuttavia devo dire che ottenere una pianta rigogliosa con luce artificiale basata su tubi fluorescenti è pressochè impossibile.
Anche se si usano tubi ben bilanciati per spettro d'emissione, in terrario solitamente l'ibisco tende a perdere tutte le foglie basse e a non fiorire mai. Se vi accontantate così può anche andare, in caso contrario le soluzioni possono essere due: avere due piante da stabulare a rotazione nel terrario e sul terrazzo/davanzale (nel qual caso dovremo necessariamente lasciarle nel loro vaso), ovvero passare a una fonte di LUX più potente, quali le lampade ad alogenuri di mercurio.
Questa seconda scelta vi costerà di più per l'acquisto delle lampade e a causa della bolletta elettrica, tuttavia in grossi terrari si rivelerà la migliore non solo per l'indubbia rigogliosità delle piante, ma anche per i vostri amici insoliti che, stimolati da una radiazione più simile a quella solare, daranno il meglio di sè in colori e vivacità.
E' ormai convinzione comune infatti, che il benessere dato da alcune note lampade da terrario ad alto wattaggio non è legato all'emissione di UV, bensì all'intensità luminosa che blocca nei vertebrati il rilascio di melatonina, l'ormone del "sonno", durante tutto il periodo di veglia.
Purtroppo un simile sistema di illuminazione è incompatibile per i piccoli terrari cui solitamente siamo abituati a causa del calore eccessivo che verrebbe prodotto... beh, accontentiamoci di quello che abbiamo!
Problemi: fino ad oggi ho avuto problemi solo una volta con una pianta infestata dai ragnetti rossi: nonostante alla fine abbia deciso di ricorrere ai pesticidi non sono mai riuscito ad eliminarli del tutto, fino ad essere costretto a buttare via la pianta!
Altri parassiti frequenti sono le cocciniglie che attaccano i rami e gli afidi che solitamente si attaccano ai boccioli dei fiori ed alle cime dei germogli. La scorsa estate ci hanno pensato le coccinelle a risolvere il problema degli afidi in modo naturale!
Se il terreno è troppo compatto e la concimazione manca di quelche elemento (soprattutto ferro e zolfo) possono anche insorgere macchie fogliari indici di infezioni fungine.
Propagazione: l'H. rosa-sinensis può essere propagato per talea, piantando per un terzo della lunghezza dei rametti legnosi di circa 20 cm, privati delle foglie meno una apicale (che sia ben scura e opaca: se è troppo "tenera" seccherà). Il terriccio deve essere mantenuto sempre umido e mai fradicio pena la morte della talea. Il mese ideale per tentare la propagazione è giugno grazie la suo clima caldo, ma non torrido ed al lunghissimo fotoperiodo. Solitamente le piantine cominceranno a mettere nuove foglie verso agosto, indice che le radici sono ormai funzionanti, se invece cade l'unica foglia e secca la cima è probabile che la talea sia morta. Una volta radicate, le talee crescono comunque rapidamente raddoppiando la lunghezza in circa due mesi. Consiglio di piantare tre rametti per vaso, in modo da ottenere un cespo piuttosto ricco, viceversa se volete coltivare l'ibisco ad alberello dovrete usarne uno solo.
Benchè in teoria si possa anche provare a propagare questa specie impollinando i fiori artificialmente con un pennellino (il polline giallo oro è facilmente collocabile sull'apertura dell'ovario), a me non è mai riuscito di ottenere dei semi. Nella migliore delle ipotesi la pianta ha "sopportato" il seme acerbo per una decina di giorni e poi lo ha lasciato cadere, quindi se conoscete qualche trucchetto fatemelo sapere!
Elenco schede