Reportage dal Reptiles day

Ovvero: per fortuna qualcosa funziona!
(articolo dell'11/6/2001)


l'ingressoQuando avevo visto per la prima volta l'avviso di questa mostra mi si era subito posto un duplice quesito: come convincere mia moglie? Serebbe valsa la pena di percorrere 500 km per qualcosa di così nuovo?
Da questo reportage potrete facilmente desumere che ambedue le problematiche sono state felicemente risolte!


Complice infatti l'amico Pierluca, che avrei potuto finalmente conoscere di persona, e la possibilità di offrire a mia moglie due giorni di vacanza (domenica e lunedì) in cambio di un sabato alla fiera, sono riuscito a partire.
All'arrivo a Longarone ho scoperto che il "reptiles day" era stato inserito nel contesto della manifestazione "Caccia, Pesca e Natura". La cosa mi ha dapprima impensierito (meno spazio per i rettili?), ma allo stesso tempo il mio animo di pescatore era comunque contento di poter vedere qualche modello di canna.
In effetti l'inserimento in una manifestazione più amplia è risultato a mio avviso particolarmente vincente: quale migliore occasione per avvicinare qualche "profano" alla nostra passione? Di fatto, soprattutto nel pomeriggio i curiosi hanno cominciato a farsi vedere e molti non hanno resistito di fronte alle tenerissime tartarughine neonate offerte da alcuni espositori.

Ho notato una generale diserzione dei negozianti, mentre la partecipazione di allevatori, importatori e soprattutto appassionati è stata massiccia. A giudicare dagli stendisti e dai partecipanti direi che la terrariofilia in Italia è ancora "giovane", l'età media si aggirava tra i 15 ed i 35 anni.
Molti stendisti hanno venduto i loro animali/accessori per poi acquistare quelli dei banchi vicini denotando che la mostra era composta di veri appassionati piuttosto che di "freddi" commercianti.
Ho potuto conoscere personalmente Davide Faìn, "anima" della mostra e curatore del sito serpenti.it, che nonostante la fatica riusciva a star dietro a tutto e tutti anche grazie al supporto di un valido staff.
In un angolo faceva bella mostra di sè lo stand di Dino Schiff e Anna Sindoca (Italian Chamaleon Network) che sponsorizzava la nuova rivista REPTILIA in versione italiana (la consiglio a tutti).
Nel pomeriggio di sabato c'è stato un interessante momento culturale in cui i veterinari Metteo Rossi e Mattia Bielli che hanno parlato rispettivamente di "patologia, disinfezione e quarantena", e di "fisiopatologia della riproduzione". Al termine dei loro interventi sono stati "assaliti" da una valanga di domande (non tutte strettamente pertinenti all'argomento della loro presentazione) a cui hanno volenterosamente risposto.
Curiosamente lo stand della guardia forestale si trovava subito fuori dell'area rettili e numerose guardie sono venute a farci visita, che fossero a caccia di CITES fasulli?

Ma veniamo ai veri protagonisti ovvero i nostri amici insoliti: alcune categorie di animali l'hanno fatta veramente "da padrone". Chiunque avesse voluto comprare un baby boa o un giovane pitone non aveva che da scegliere e l'amico Pierluca si è procurato un bel P. regius da accompagnare alla sua femmina per sole 100.000 lire! A parte i boidi, erano presenti numerosi Lampropeltis, poche Elaphe (per lo più guttata), bellissimi baby Gonyosoma, piccoli Cyclagras (falso cobra), un Dasypeltis (mangiatore di uova) pochi Thamnophis amelanici. Qua e la veniva offerta qualche rarità.

Numerosissime anche le testuggini, non per nulla Piero Meneghin (tartapiero) era presente anche con i suoi adulti di Geochelone sulcata veramente imponenti!
Impressionante anche la presenza di mantidi religiose tropicali, non immaginavo che questi insetti riscuotessero un simile successo.

Allo stand della firep si potevano osservare (e comprare se si ha il coraggio di un simile impegno) decine di baby chamaleon di svariate specie, veramente teneri, c'è mancato poco che me ne prendessi uno (piacevano persino ad Elena!), ma ho resistito (avevo altre mire che purtroppo sono state poi disilluse).
Disgraziatamente anche se ero dotato di obiettivo macro ed apposito flash non ho potuto documentare fotograficamente questi piccoli gioielli perchè erano contenuti in scatole dalla parete opaca quindi non vi resta che sognarli! Chissà che un giorno qualcuno della firep non mi inviti per un "safari fotografico" nella loro "farm"?

Numerosissimi sono stati anche i ragni, molti espositori sono venuti con ragni neonati ed ho avuto l'impressione che siano stati questi ultimi i più venduti. Pochi gli scorpioni. I fasmidi, anche se presenti, erano rappresentati dalle classiche 4 specie più diffuse, nulla di nuovo quindi. C'erano invece alcuni esemplari dello scarabeo "golia" veramente belli.

I sauri, camaleonti a parte, fornivano uno scenario veramente eterogeneo: io ero a caccia di una femmina di Pogona vitticeps ed una di Riopa fernandi, inutile dirvi che grazie alla sfiga che mi perseguita non ho trovato nessuna delle due (azz)!!! Per la Riopa non nutrivo grosse speranze, ma ero convinto che essendo i primi di giugno si sarebbero contate decine di giovani Pogone. Invece nulla: due maschi adulti (di cui uno bruttino) ed una femmina di "barbata". Se non altro ho incontrato Roberta e Kiumars che mi hanno detto che il mio maschio di Pogona, Goku, sta bene ed ha fraternizzato con le loro femmine!
In compenso ho potuto osservare rettili piuttosto "rari" quali Uromastix, Sauromalus (chukwalla), Phrynosoma (se non sapessi che senza formiche non vivono li avrei presi senza esitazione), svariati gechi (tra cui quello palmato ad un prezzo proibitivo), una coppia di anolis, una di Phelsuma (direi laticauda), giovani tegù, agama, clamidosauri, solo tre iguane (!!!), quattro lucertole dal collare (Crotaphytus). Un solo piccolo fisignato ed un giovane maschio di Basiliscus plumifrons. Unici rappresentanti degli scinchi alcuni esemplari adulti di Tiliqua.

Gli anfibi a mio avviso sono stati i grandi sconfitti della mostra, infatti a parte numerose ceratophrys ho potuto osservare ben poco (sembrava quasi che li tenessero nascosti, ma non bisogna mica vergognarsi!): Cynops orientalis, una salamandra tigre metamorfosata, due rospi cinesi assolutamente uguali al nostro Bufo bufo, una Phyllomedusa invisibile, e pochi altre specie reppresentate per lo più da singoli esemplari.

Conclusioni, aspettative e...mugugni: concludendo sono contento di essere andato a Longarone e mi auguro che questa iniziativa possa ripetersi, anzi inviterei altri appassionati in zona Milano/Roma a promuovere simili iniziative nelle loro città, perchè non diffondere il nostro hobby proprio associandosi ad altre mostre?? E' una grande occasione per avvicinare il grosso pubblico e la mostra di Longarone lo ha dimostrato ampliamente.
Auspico inoltre che la partecipazione possa ancora crescere contattando per vie più tradizionali coloro che, "alieni" ad internet, sono stati tagliati fuori. Spero inoltre che la partecipazione di grossiti d'oltralpe possa portare in futuro una maggior varietà tra gli animali acquistabili.
E ora il mugugno... perchè solo io non ho comprato nulla, grrr!

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