Reptiles Day 2003

(Longarone 28-29/6/03)... sempre più grande!
(articolo del 2/7/2003)


Eccomi finalmente a casa intento a cercare di descrivere l'evento dei giorni scorsi ancora "a caldo". Come sempre ho infatti approfittato della bellezza della zona per indugiare un giorno in più tra le stupende dolomiti bellunesi... possibile che sia l'unico???
Commenti turistici a parte ancora una volta devo ammettere che è valsa la pena di macinare circa 500 Km per raggiungere l'agognata mostra!
Il numero degli espositori sia italiani che stranieri è infatti ulteriormente incrementato al punto che l'ente fiera ha esteso l'area disponibile ad un padiglione aggiuntivo rispetto allo scorso anno.
Ancora una volta sono arrivato troppo tardi per partecipare al pre-allestimento del venerdì sera. Giunto quindi sabato mattina, accompagnato da moglie e bimba, mi reco al desk delle informazioni dove trovo Davide ed Hermann intenti a far "quadrare il cerchio", infatti la stessa mattina si erano presentati degli espositori tedeschi che non avevano prenotato gli spazi! Il mio stesso tavolo era sparito nel nulla, quindi, approfittando del momento d'anarchia, mi sono fatto mettere vicino agli spazi di Anfibi Italia (gli amici di sanguefreddo.net) e di Rettili Net.

Salutati quindi Maurizio, Paolo, Franco, Carlo, Alex & co, che erano ancora intirizziti per la notte trascorsa in tenda, allestisco il mio piccolo tavolo dedicato quasi interamente ai C. calyptratus.
Approfittando che l'ingresso per gli espositori era aperto fin dalle 9, mentre la mostra avrebbe schiuso formalmente i battenti alle 10, abbandono tavolo ed animali per compiere un primo rapido giro delle sale.
Il colpo d'occhio è notevole e ricalca l'impressione avuta lo scorso anno: molti animali, soprattutto sauri, soprattutto in piccole scatole! Acc... anche questa volta posso solo mostrarvi poche foto!
Dimenticando quindi la piccola Olympus C4040 che mi penzola al collo, decido di dedicarmi alla contemplazione delle centinaia di esseri viventi che affollano i tavoli... il buon Dio si è davvero sbizzarrito quando si è dedicato alla creazione di queste creature!
Nella mia breve peregrinazione incontro altri amici, Leonardo in primis, colpito come me dal dilemma di scattare foto o dedicarsi alla semplice curiosità. Incontro Andrea (andrea 70), Federico (Froderico), Francesco (Python), Nazzareno, Emanuele, Mario e molti altri amici.
Poi sono costretto a tornare al mio tavolo (moglie e bimba avevano infatti un'autonomia limitata!).

La mostra ha vissuto due momenti antitetici sabato e domenica: il primo giorno i curiosi sono stati infatti pochi e gli stessi espositori hanno fatto da pubblico visitando gli stand altrui; al contrario domenica, specialmente nel pomeriggio, si è assistito ad un crescente afflusso di pubblico "generico" che ci ha costretto ad un'improvvisa ondata di miniconferenze sugli animali esposti, talvolta ripagate dalle cessioni dell'esubero dei nostri beniamini. Franco scherzosamente ha commentato che l'anno prossimo si presenterà direttamente domenica pomeriggio!
Battute a parte mi sono piaciuti questi due momenti e credo che ambedue abbiano il loro valore: sociale il primo e divulgativo/economico il secondo. Uno dei guai che si ripete in tutte queste manifestazioni è l'assenza di alcuni espositori in uno dei due giorni, quindi alle volte trovare l'animale che si cercava è solo questione di fortuna (un amico ad esempio cercava delle Phelsuma madagascariensis il sabato, ma queste sono arrivate la domenica!). Questo fatto secondo me può anche determinare errate impressioni sugli ospiti stranieri: un olandese che ha esposto solo sabato con animali di grande pregio avrà avuto l'impressione di una mostra in cui non si vende, mentre chi è stato presente ambedue i giorni o solo domenica ha potuto senz'altro tornare a casa soddisfatto.

Una caratteristica che distingue la manifestazione di Longarone dalle altre resta comunque l'estrema competitività dei prezzi, spesso sotto la media nazionale e paragonabile a quelli di Hamm (se non inferiori!), insomma è sempre un ottimo posto dove trovare un animale interessante ad un pezzo ragionevole, purchè lo si esamini bene... qualità e prezzo non sempre collimano!

Veniamo ai protagonisti: come dicevo hanno vinto ancora una volta i sauri questi consistevano al 70-80 % di animali di cattura, alcuni in ottime condizioni (il che dimostra che un prelievo oculato può essere effettuato in condizioni ragionevoli di rispetto del rettile)... altri visibilmente sofferenti. Tra i camaleonti, che stanno sempre più diventando i miei beniamini, spiccavano stupendi esemplari di Furcifer pardalis esposti da Marco e Joe, infiniti baby C. calyptratus (tanto che non credevo avrei ceduto i miei), e poi animali di cattura quali C./T. jacksonii, C. ellioti, C./T. hoehnelii, Rampholeon kirsteni. Ho potuto inoltre vedere numerosi scincidi (Tiliqua, Riopa, Mabuya... un gongilo!), geconidi (Uroplatus, gechi leopardini, Phelsuma... ma anche la "nostra" Tarentola mauritanica!), iguanidi (lucertole dal collare, molti anolis, iguana verde e persino il dipsosauro che cercavo da anni, ma per il quale non ero attrezzato!), agamidi (agama di varie specie, lucertole farfalla del genere leiolapis, fisignati) ecc... non intendo dilungarmi!
I serpenti e le tartarughe seguivano d'appresso, forse i primi erano rappresentati da meno specie, ma da più morph... ho fatto anche da interprete ad un tedesco che era a caccia di boa "hypo supersalmon" o giù di lì... io di boidi non so proprio nulla! In una vasca erano presenti una ventina di Mata mata... chi se le sarà comprate???
Immancabili anche le "nostre" Testudo hermanni... uso le vorgolette per una ragione ben precisa infatti le attuali impossibili restrizioni legali cui sono soggette fanno sì che sempre meno appassionati le allevino, mentre i commercianti ricorrono sempre più di frequente ai mercati dell'est europeo dove una baby hermanni viene acquistata per soli 5 dollari!!! Bella protezione eh? Condannare a morte la stirpe italiana di queste tartarughe e farle sfruttare in altri paesi... viva la legge! Ma che legge!

Messa da parte questa amarezza, che mi conferma sempre più l'inadeguatezza delle attuali norme protezionistiche, passiamo agli altri animali: gli anfibi sono risultati in ulteriore calo rispetto allo scorso anno con pochi esemplari di ancor meno specie e quasi esclusivamente anuri. Purtroppo la mia competenza nel campo degli araneidi è scarsa, quindi non posso dirvi molto: tuttavia Diego, esperto del settore, mi è parso soddisfatto il che è un buon indice. Un banchetto, che ha esposto solo sabato, aveva anche altri artropodi quali miriapodi ed isopodi, inoltre qua e la ho potuto vedere qualche insetto stecco/foglia e qualche mantide.
Alla partenza mi ero ripromesso di non acquistare nulla a causa del periodo estivo, tuttavia, come sempre, alla fine non ho saputo resistere ed ho fatto la mia ennesima stupidaggine (dicono che i medici siano i pazienti peggiori, forse anche i terrariofili con una discreta esperienza sono i meno disposti a mettere in pratica le regole che predicano!). Fatto sta che alla fine ho contravvenuto contemporaneamente ad almeno tre regole che mi ero autoimposto (no animali di cattura, no specie difficili, no... camaleonti di montagna!)
... ebbene sì, se guardate l'ultima delle foto presenti nella galleria fotografica potete vedere la mia coppia di Chameleo/Triocerus hoehnelii. So di essere un pazzo forsennato ad acquistare animali che vivono a 2500-3000 metri di quota quando qui a Genova imperversa una temperatura tropicale, ma non ce l'ho fatta a resistere: era la prima volta che li vedevo dal vero e temevo potesse essere l'unica... ora farò del mio meglio per farli sopravvivere ai prossimi mesi estivi per poi tirare un respiro di sollievo ai primi "raffreddamenti" climatici di settembre!
Direi che con la lista posso piantarla qui, tanto il tam-tam dei tanti appassionati presenti a Longarone sarà già arrivata al vostro orecchio. Passiamo invece agli immancabili mugugni...

Vivo le cose dall'esterno quindi mi sfugge cosa stia succedendo tuttavia ho riscontrato almeno tre punti negativi: il primo è che quest'anno l'APAE ha deciso di organizzare il concorso di bellezza per rettili fuori dal Reptiles day, ma durante la stessa domenica. Trovo questa sovrapposizione davvero strana e poco utile: dividere invece di unire!!! MA CHE FACCIAMO si ricomincia con le faide proprio ora che la precedente è finita e lo stand di Reptiliaservice fa parte della mostra??? Devo davvero pensare che i terrariofili siano costituiti da una massa di ragazzetti litigiosi??? (e magari con 30-40 anni suonati?).
Un altra cosa che non capisco è come mai dopo aver ribadito il concetto che è necessario unirci sotto un'unica associazione per avere una voce comune "udibile" anche a livello di decisioni legislative, e la conseguente nasciata dell'ATI (Associazione Terrariofili Italiani), questa stia già morendo con soli 42 soci (tra cui quell'illuso del sottoscritto!). Cosa aspettate ad aderire? Qui non si tratta di lobby o di persone simpatiche o antipatiche bensì di renderci visibili! Boh, dovrò pensare che ci meritiamo i politici e le leggi che abbiamo... poi però non provate nemmeno a lamentarvi!
La terza considerazione verte sulla rivista italiana Reptilia & co: ho saputo che la testata ufficiale spagnola di Reptilia ha deciso di creare autonomamente una versione italiana che sarà la traduzione di quella spagnola. Se la cosa non coincidesse col fatto che Dino Schiff ha vinto la causa per cui può continuare a pubblicare la sua rivista penserei ad una concorrenza mirata ad affondare la rivista tutta italiana... e questo sospetto si rafforza sapendo che la versione tradotta sarà venduta sottocosto! Queste sono naturalmente cose superiori alla mia limitata capacità visiva e non voglio quindi emettere un giudizio definitivo sulla questione: due riviste dai contenuti ormai tanto diversificati a me possono andare ugualmente bene, un po' meno bene mi andrebbe una meschina lotta all'affondamento che probabilmente finirebbe per lasciare l'Italia nuovamente priva di una qualsiasi rivista specifica... meditate editori... meditate!

Bene, bando a queste considerazioni un po' tristi, che lasciano l'amaro in bocca, vi voglio trasmettere un momento di estrema pace che ho vissuto domenica sera quando, aperta la finestra dell'albergo, ho sentito cantare in lontananza un allegro coro di Hyla meridionalis... va bene che a Longarone faceva davvero fresco, ma questi anuri cantano anche in piena estate??!

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