Curiosando al Reptilia Day...

Ovvero: la smettiamo di fare polemiche?
(articolo del 18/11/2001)


Quando ho visto il primo avviso del Reptilia Day (allora la destinazione sarebbe stata Cantù), mi sono detto: "se sono andato fino a Longarone questa non me la perdo"! La destinazione finale di Assago ha "tagliato la testa al toro" e così, abbandonando con un po' di sensi di colpa moglie e figlia neonata, sono partito!
Mia nipote di 10 anni, appassionata di animali, aspettava da un mese questo giorno in quanto mi ero lasciato scappare che l'avrei portata con me (cosa c'è di meglio che vedere un po' di animali e saltare la scuola?), così il viaggio è passato in un lampo disquisendo su quali animali avremmo trovato e se saremmo tornati con qualche acquisto (temevamo rispettivamente le "ire" di madre e moglie!).
Alle 10 meno 15 di Sabato eravamo di fronte al FilaForum, dopo una mezz'ora di attesa extra (gli stendisti non avevano rispettato l'orario d'ingresso e ora dovevano finire di allestire i loro spazi), siamo riusciti ad entrare col primo scaglione... e via per un primo giro d'ispezione.

Al primo tavolo individuo subito la prima sorpresa: Dendrobates tinctorius. Wow, queste ranette cominciano a farsi vedere quindi! Allo stesso bancone una covata di minipogone, un paio di Phelsuma e qualche serpente, beh, come inizio non mi sono lamentato.
A seguire ho potuto osservare numerosi altri animali interessanti... e gli immancabili tavoli vuoti di alcuni espositori. Questo fenomeno degli stendisti che si presentano solo uno dei due giorni si era verificato anche al Reptiles Day di Longarone e penso che bisognerebbe riuscire ad arginarlo: a posteriori ho infatti scoperto che mentre a Longarone il "clue" era stato di Sabato, ad Assago il meglio si è visto di Domenica (così nel primo caso l'ho azzaccata e nel secondo no). Spero che le future manifestazioni riescano a risolvere questo problema, o almeno divulghino apertamente qual'è il giorno "TOP" della manifestazione.

Mi scuso fin d'ora, ma non ho nulla da dirvi riguardo ai numerosi seminari che si svolgevano parallelamente alla manifestazione: avevo le ore contate ed ho deciso di usarle interamente per curiosare tra gli animali, fare quattro chiacchiere con gli amici e scattare qualche fotografia per questo articolo.

Proseguendo col mio giro ho potuto farmi un'idea della panoramica generale: ho visto vari scinchi (Tiliqua, Haemisphaeriodon, Mabuja, Eumeces), chiaramente siccome continuo a cercare una femmina per la mia Riopa fernandi, non ce n'era l'ombra (diavolo, Assago - Longarone 0 a 0!) e neanche ho potuto trovare una femmina per il mio Scincus scincus (ma questo me lo aspettavo). Poche le tartarughe e solo in versione baby. I gechi, oltre ad immancabili Eublepharus di diverse varietà e dimensioni, erano rappresentati dal Tokai, Paroedura, Stenodactylus, Homonota, Hemitheconyx.
Tra gli altri sauri ho potuto notare Iguana, Basiliscus plumifrons, Physignathus (sia concincinus che lesseuri), Calotes, Agama, Pogona, Clamydosaurus ed altri che, aimè, non ho saputo identificare.
Non mancavano anche alcuni rappresentanti tra gli anfibi con Pachytriton, Hyla (cerulea e cinerea), Xenopus (norm e albini), Axolotl e Salamandre tigre metamorfosate.
I serpenti erano rappresentati da numerosi colubri (Elaphe, Lampropeltis, Thamnophis, Gonyosoma...) ed alcuni boidi (vedi anche l'articolo seguente di Feliciano sulla giornata di Domenica). Presenti pure stands con vario assortimento di cibo vivo (topi, ratti, grilli, locuste), e qualche mammifero "infiltrato" (cani della prateria e furetti).

Mi scuso per la scarsa qualità delle foto che vi presento, ma i biobox, con la loro superficie convessa, sono la negazione della fotografia con flash (e ne ho dovuto buttare via la metà!).

La mostra mi è sembrata niente male e le polemiche riguardo l'assenza di specie "particolari" assolutamente soggettiva: è chiaro che più siamo abituati a vedere specie "rare" e meno questi avvenimenti ci soddisferanno: un abituè di Hamm sarà deluso, uno come me che non ha un solo negozio di rettili decente nella sua città (Genova) invece vive proprio in attesa di questi incontri, quindi evviva Assago e Longarone, anzi spero che non ci fermeremo qui!
Inoltre invito tutti i proprietari di specie "rare" a mettersi una mano sulla coscienza perchè la nostra Hamm dobbiamo costruircela noi, non verranno certo i tedeschi da oltralpe a proporci i loro animali (o forse lo faranno solo quando il mercato erpetologico e la portata di questi incontri sarà più amplia). Quindi non dobbiamo mai mancare occasioni per estendere la nostra passione a nuovi "adepti", ed in questo senso credo ci si sia riusciti sia a Longarone (grazie alla fusione con la mostra di caccia e pesca che ha attirato molti curiosi), sia ad Assago (assai alla mano per i curiosi dell'interland milanese).
Vorrei anche disquisire un attimo su che cos'è una specie rara: quando ho comprato le mie Dendrobates nel 1995 sono stato costretto ad andare fino a Friburgo, solo un anno prima le Pogone erano ancora considerate rare e costavano sulle 500.000 lire da neonate, per non parlare dei clamidosauri che superavano facilmente 1.200.000 lire di costo... la lista sarebbe infinita; animali che una volta erano per pochi addetti sono ormai guardati da molti con "sufficienza". Insomma credo che ogni tanto si rischi la tentazione di tirarsela da eccentrici ad ogni costo sfoggiando specie particolari, ma che di particolare hanno solo la rarità. A me piacciono molti rettili "comuni" perchè non c'è nulla di "comune" fintanto che non lo si è allevato.

Quanto hai prezzi è vero, la preponderanza di esercenti ha fatto trovare listini dagli importi piuttosto elevati, ma l'iscrizione per poter esporre propri animali era veramente esigua e quindi "chi è senza peccato scagli la prima pietra".
Durante la mostra, sabato mattina, ho parlato anche con Davide Faìn che mi ha detto che gli sembrava una manifestazione ben fatta, aveva comunque le sue preoccupazioni: era tutto intento alla organizzazione del prossimo Reptiles day di Longarone e lamentava che pur essendo andato ad Hamm per cercare di reclutare qualche allevatore d'oltralpe, si è sentito rispondere picche!
Non so come siano nate le polemiche successive: quello che traspare dalle mail che ho ricevuto e dai colloqui viva-voce con tanti appassionati è che di liti e discussioni ne hanno tutti le tasche piene, anche perchè non c'erano veri motivi, sembrava più una lite tra bimbi d'asilo: tanto chiasso per cosa? Si temeva forse un confronto Reptiles contro Reptilia? Ma ce ne fossero di mostre così, ed in tutta Italia!!! Credete che se l'egidia fosse stata quella di un "camaleonte" piuttosto che di un "pitone" (magari raro) sarebbe cambiato realmente qualcosa? Tutte le organizzazioni hanno pecche ed avrei più di un paio di cosette da dire ad ambedue le "fazioni", ma non lo faccio perchè il vespaio grazie al cielo è finito ed è ora di perdonarsi a vicenda (quando ci si arrabbia si tende sempre a dire più di quanto non si vorrebbe) e a ricucire gli strappi: spero di rivedere lo stand di Dino a Longarone ed i bei serpenti di Hermann, Davide & co ad Assago. Chi ne beneficerà saranno ambedue le manifestazioni e soprattutto chi, come me, è pronto a macinare chilometri per parteciparvi!

Quasi dimenticavo, i prezzi non erano tutti male: ho comprato una coppia di baby C. calyptratus ad un prezzo onestissimo! (Naturalmente, se sarò alla loro altezza, vedrete tra qualche mese l'articolo sulla mia esperienza con i primi camaleonti della mia vita, nel frattempo ecco le loro fotografie).
Alla prossima mostra quindi, ed auguri a "camaleonti" e "serpenti"!

Visualizza le fotografie


Reptilia day: una domenica raccontata da Feliciano

Articolo di Feliciano


Domenica 11 Novembre sono stato al Reptilia-Day: non scorderò facilmente questa lunga trasferta, in quanto è stata la mia prima partecipazione ad una manifestazione del genere.
Il mio racconto cercherà di essere il più oggettivo possibile, soffermandomi esclusivamente su quello che ho avuto modo di vedere, accantonando tutto ciò che è stato detto intorno all'evento (anche perchè non conosco nè le persone, nè i fatti che hanno caratterizzato la discussione!).

Dopo aver percorso la bellezza di 600km, arrivo al Filaforum in tarda mattinata; uno sguardo al "complesso fieristico" sede della mostra e subito penso: cavolo... tutto questo "solo" per una mostra di rettili!!! Certo, ci sono anche anfibi, insetti, piante carnivore ed orchidee, ma è davvero tutto per noi?!... Dopo aver fatto il biglietto, mi rendo conto che lo spazio a disposizione è ben altro; i visitatori però sono davvero tanti!
Inizio il mio giro "freneticamente" non sapendo bene in quale direzione andare! Decido che la prima cosa da fare è contattare due ragazzi con cui ho appuntamento: entrambi sono lì per vendere i loro animali (tra l'altro molto belli!!!)... Più tardi avrò modo di constatare che i privati presenti alla mostra si contano su una mano, mentre la maggior parte degli stand è occupato da negozianti! Avendo a disposizione poco tempo (mi aspetta un'altro bel viaggetto di 600km!) bado subito al sodo: mi muovo in pratica solo dove è presente della "fauna"!!! Giro e rigiro più volte tutta la sala messa a disposizione, sperando che non mi sfugga nulla!... Non passa però molto tempo quando mi accorgo che gli animali da vedere sono già finiti...
A caldo penso: tutto qua!... A distanza di una settimana riesco ad avere però, una visione più oggettiva: certo la maggior parte degli animali presenti sono quelli che si possono osservare in tutti i negozi, ma non sono mancati esemplari più ricercati: boa constrictor albini, alcune candoie (carinata ed aspera), un liasis savuensis, morelie, lampropeltis albini, elaphi asiatiche, alcuni scinchi... ho comprato anche una coppia di eryx colubrinus! Sono sicuro di dimenticare molti altri animali...
Ciò che invece rimane constantemente nella mia testa sono i prezzi davvero troppo-troppo alti: mi è sembrato che, invece di invogliare più persone ad avvicinarsi al mondo dei rettili con prezzi accessibili, si sia voluto "approfittare" del fatto che una buona parte dei visitatori era, per così dire, inesperta, sparando prezzi spropositati!
Dalle mie parti (Pescara) i prezzi sono quasi più competitivi, e il che è tutto dire!!!

Probabilmente, per gli "addetti ai lavori" e per i più "esperti", il Reptilia-Day non ha offerto nulla di nuovo, mentre (e questo è sicuramente un fatto positivo!!!...) è stata una buona occasione per molti "profani" di avvicinarsi a questo fantastico mondo!
A testimonianza di quanto dico, posso assicurarvi che un mio amico di Pescara, totalmente estraneo al mondo dei rettili, si è divertito moltissimo, vedendo "cose" mai viste prima!!!
E' importante diffondere tra la gente questo tipo di cultura: non avrebbe senso "relegare" questa realtà in un angolo o "custodirla" solo tra pochi "adepti"!

Concludo con due osservazioni; la prima riguarda la posizione strategica in cui è stato organizzato l'evento: fermo restando che parte dell'Italia è tagliata fuori (ma non è una novità!), il Filaforum è facilmente raggiungibile da ogni direzione... In altre precedenti manifestazioni erpetologiche ciò non è avvenuto.
La seconda è una nota dolente: l'assenza quasi totale dei privati! Ciò avrebbe giovato tutti!... Avrebbe portato sicuramente prezzi più competitivi e la qualità degli animali sarebbe migliorata... infatti i nostri "amici insoliti" non sempre erano nelle condizioni migliori!


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