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Anaconda gialla (Eunectes notaeus)

Questo articolo è stato redatto da Emanuele Melani


foto di http://www.herpetofauna.hpg.com.br/ Distribuzione geografica: gran parte del Sud America, in particolare le zone fluviali dei seguenti paesi: Brasile, Bolivia, Paraguay, Uruguay, e NE dell'Argentina.
Habitat: questo appartenente alla famiglia dei boidi ama stare in prossimità dei corsi d'acqua, delle zone paludose e negli acquitrini, anche se alcune volte è stato rinvenuto nelle vicinanze di nuclei abitati. Tipicamente terricolo, trascorre gran parte della giornata nascosto nel fango o nella vegetazione limitrofa ai corsi d'acqua, in attesa delle prede.

Prefazione: fino a poco tempo fa si sapeva ben poco del genere Eunectes, un serpente che sia per le dimensioni che poteva raggiungere sia, come già detto, per la scarsa conoscenza scientifica è sempre stato soggetto a leggende più o meno verificabili. Non sono rari i casi di racconti di popolazioni indigene o dei primi coloni che parlavano di mostri lunghi anche 18 metri, questi racconti frutto in gran parte dell'immaginazione sono oggi smentiti dai fatti. Tutt'ora l'esemplare più grande di anaconda che si sia potuto misurare (specie murinus) toccava circa 9 metri, oltretutto la misura è stata stimata in base alla pelle conservata in un villaggio. Oggi questo serpente leggendario può essere ospitato nelle nostre abitazioni, seguendo delle regole ben precise.

Morfologia: questo è l'esemplare più piccolo del genere Eunectes, visto che raggiunge "solo" le dimensioni di 2,5-3 metri con un peso a volte superiore ai 20 kg. Come tutti i grossi boidi anche questo ha uno sviluppo molto rapido, infatti i piccoli, che alla nascita misurano intorno ai 40-50 cm., crescono in media 20/30 cm all'anno; la maturità sessuale viene raggiunta intorno ai 3 anni di vita quando il serpente misurerà 1,70 -2 m. Dopo il terzo anno la crescita si rallenta e passa intorno ai 10 -15 cm per anno; comunque l'anaconda continuerà a crescere fino a quando è viva, naturalmente incrementando la taglia sempre meno.
La livrea di questo serpente è molto bella, ha uno sfondo giallo brillante, con delle macchie nere distribuite sul dorso, che si fanno più evidenti nella parte centrale del serpente mentre sono meno definite e di forma più allungata nella parte anteriore; lateralmente presenta un disegno composto da numerose e piccole macchie nere disposte in modo irregolare. Guardandolo a prima vista non sembra appartenere alla famiglia dei Boidi, visto che la testa è più affusolata e poco differenziata dal tronco e le pupille sono rotonde, al contrario del boa Constrictor o del Pitone moluro, entrambi con la testa più definita dal tronco, e con le pupille elittiche. Il diametro del corpo a parità di lunghezza è però più massiccio rispetto agli altri due serpenti.

foto di http://perso.wanadoo.fr/ Indole: il carattere di questo serpente varia molto in base a diversi fattori quali l'età e l'abitudine ad essere maneggiato. Anche appropriate condizioni d'allevamento quali le dimensioni del terrario, l'umidità, la temperatura e il cibo renderanno l'animale più tranquillo e meno aggressivo, al contrario se il terrario è troppo piccolo, la temperatura e l'umidità non sono nei parametri giusti l'animale sarà stressato, e non esiterà ad avere atteggiamenti minacciosi o ancor peggio ad attaccare. Un'altra cosa da non fare assolutamente è quella di cercare di maneggiare il serpente dopo che si è stati ha contatto con animali domestici, il serpente avvertendo l'odore ci scambierà per uno di loro e quindi ci tratterà di conseguenza.
Queste sono le regole base, comunque con un serpente di queste dimensioni la prudenza non è mai troppa, è sempre bene essere in due, quando si effettuano le operazioni di routine ed avere una bottiglia di super alcolico a portata di mano: nella malaugurata ipotesi che il serpente vi morda infatti, versandogliela in bocca, gli farete lasciare immediatamente la presa.

Alimentazione: l'alimentazione dell'anaconda cambia sia come tipologia di prede che come frequenza dei pasti in base all'età; un anaconda neonata sarà nutrita con topi rosa, dopo poco tempo si passerà ai topolini bianchi o criceti, poi ai ratti, gerbilli e cavie, fino a dare ad un esemplare adulto conigli non molto grossi, polli, quaglie, giovani anatidi. Per gli esemplari giovani possono bastare un topo ogni 3 giorni, per un adulto, una preda come un pollo od un coniglio al mese è sufficiente. E' importante rispettare questo intervallo di tempo per evitare che il serpente possa andare in sovrappeso, altrettanto importante è dare delle prede proporzionate all'animale, (solitamente la dimensione massima dovrebbe essere leggermente superiore alla parte più larga del tronco del serpente). Un'ultima considerazione va fatta sulle prede morte, a me personalmente non è mai riuscito farle accettare al serpente, comunque conosco casi in cui vengono accettate, provate voi! Consiglio a chi nutre il serpente con animali morti di integrare ogni volta con delle vitamine specifiche per rettili e del calcio messo direttamente sulla preda.

foto di http://perso.wanadoo.fr/ Terrario: per un'anaconda gialla adulta un terrario delle dimensioni di 2 m di lunghezza per 1,20 di larghezza per 1,20 di altezza è ottimale, valutando bene lo spazio ed i costi che uno può sostenere!! Il terrario dovrebbe avere tutte le pareti tranne quella anteriore (che dovrà essere di plexiglass o vetro molto resistente) di legno trattato per resistere ad un elevato grado di umidità.
L'apertura davanti deve essere comoda e larga per poter accedere facilmente all'interno della teca ed essere altrettanto pronti a chiudere velocemente se il serpente non vuole essere disturbato. Il substrato può essere costituito di erba sintetica, l'arredamento da tronchi robusti che permettano al serpente di arrampicarsi, delle piante finte ben fissate che calano dai tronchi serviranno per creare una zona d'ombra ed un nascondiglio, una grande ciotola per l'acqua manterrà il terrario più umido e aiuterà il serpente durante la muta, questa vasca deve essere facilmente pulibile perché a volte l'anaconda vi defecherà. Per finire se uno vuole può aggiungere in una zona non facilmente raggiungibile delle piante vere come il Photos, che renderanno il nostro terrario più bello e ci aiuteranno ha mantenere un umidità sempre sufficientemente elevata.

Temperatura: la temperatura è uno dei fattori fondamentali per fare stare bene il nostro animale, l'ideale sarebbe avere una temperatura diurna che rientri tra i 27° ed i 32°, e che durante la notte non scenda sotto i 22°, questi valori saranno rispettati con l'aiuto di un termostato, e di alcuni termometri, io ne adotto tre, uno per la zona di maggiore calore, uno per la zona intermedia, ed uno per la zona d'ombra in modo da avere un monitoraggio completo. Come fonte di calore si utilizzeranno delle lampade spot o di ceramica di voltaggio diverso secondo le dimensioni del terrario e, se necessario, un tappetino riscaldante. E' importante che anche l'acqua nella vasca non sia molto più fredda dell'aria, e per fare ciò si metterà un cavetto riscaldante sotto il recipiente. Le lampade ed il tappetino devono riscaldare una zona definita del terrario, in modo da avere una zona di temperatura massima intorno ai 30-32° ed una di temperatura minima intorno ai 23°, questo faciliterà la termoregolazione del serpente. Un'altra cosa che metto per ultima, ma non assolutamente in ordine di importanza è che le lampade non siano in nessun modo raggiungibili: questo accorgimento eviterà ustioni ed altri danni al nostro serpente.

Umidità: l'umidità, vista la zona di provenienza di questo rettile, deve essere sempre elevata, mai inferiore al 60%, per tenere sotto controllo il livello è consigliabile utilizzare un igrometro, mentre per far raggiungere il livello desiderato saremo aiutati dall'acqua che evaporerà dalla vasca e, se presenti, dalle piante vere. In più occorre spruzzare il terrario almeno 3 volte al giorno, con un semplice spruzzino da giardinaggio. Oppure ci si può comprare un impianto nebulizzante per acqua automatico con il timer, così basta programmarlo a piacimento, controllare che nel suo serbatoio ci sia sempre acqua ed il gioco è fatto. Quest'ultima soluzione è comunque abbastanza costosa e, tenendo anche conto che il tempo necessario per umidificare il terrario manualmente non supera i 5 minuti giornalieri, non so quanto possa convenire. Nel caso optiate per la nebulizzazione automatica badate di tarare bene il sistema o troverete il terrario allagato.
Illuminazione: l'illuminazione per questo serpente non è che rivesta un ruolo primario, dipende quindi dai gusti dell'appassionato. Le regole base da seguire comunque sono due, non mettere un numero di spot che aumenti eccessivamente la temperatura nel terrario e controllare sempre che le lampade siano protette o non raggiungibili dal serpente. Per esaltare maggiormente i colori del serpente consiglio di inserire un neon di dimensioni adeguate.

foto di http://perso.wanadoo.fr/ Maneggiamento: fintanto che è giovane si può maneggiare il serpente avvicinandosi con cautela e facendolo avvolgere attorno al braccio, ma desistendo al primo segno di aggressività o nervosismo. Man mano che questo cresce è consigliabile sempre con cautela sollevarlo con entrambe le mani e lasciarlo avvolgere attorno al braccio, non mettetelo MAI attorno al collo può essere MOLTO pericoloso! Come detto sopra quando si maneggia un serpente adulto è sempre bene essere in due. Mai portare a spasso il serpente magari fuori casa o in luoghi pubblici, oltre a causare molto stress all'animale si potrebbero avere reazioni non previste da parte del serpente.

Malattie e disturbi: i disturbi e le malattie più frequenti a cui è soggetta l'anaconda sono: ferite ed escoriazioni di varia natura, dovute ad un mal arredamento del terrario, presenza di spigoli, bordi taglienti, e cos'altro può ferire il serpente; bruciature dovute ad una mal disposizione delle lampade, raggiungibili dal serpente e/o non protette; muta imperfetta, dovuta ad un tasso di umidità troppo basso: è importante sapere che proprio durante la delicata fase della muta è necessario un tasso di umidità molto alto; le patologie sopra citate sono facilmente evitabili, facendo attenzione alla gestione del terrario.
Viceversa se si riscontrano forme parassitarie esterne quali acari, oppure parassiti interni rinvenuti nelle feci, dovrete portare l'animale da un veterinario esperto in rettili, che prescriverà la cura più adatta. E' sempre fondamentale che dopo l'acquisto di un animale di importazione questo sia sottoposto ad un check-up veterinario che possa individuare e curare malattie che, se trascurate, potrebbero portare alla morte dell'animale stesso.

Conclusioni: leggendo questo articolo avrete certamente capito che l'Eunectes notaeus non è un animale per tutti, anzi dovrebbe essere tenuto solo da persone con una notevole esperienza in questo campo: ha un costo di mantenimento abbastanza elevato, richiede delle condizioni particolari d'allevamento, molto spazio a disposizione e non è un serpente prevedibile e tranquillo come altri rappresentanti della famiglia dei Boidi. Se non bastasse non tutte le pensioni per animali esotici sono disposte ad accettare questo tipo di serpente, quindi è buona norma informarsi prima se il negozio che ci vende l'animale offre questo tipo di servizio.
In conclusione come per tutti gli animali esotici, ma in questo caso a maggior ragione, è bene ponderare in modo molto oculato l'acquisto, prendendo in considerazione tutti gli aspetti in particolare quelli negativi. Comunque se uno dopo aver considerato tutto decide di acquistare questo rettile stupendo e di tenerlo in modo corretto verrà ampiamente ripagato dalle soddisfazioni che questo animale insolito può dare.
CITES: l'anaconda gialla come tutti gli altri Boidi deve essere provvista di certificato CITES.

ecco la mia bella! Aggiornamento del 19/1/02: ecco una foto originale della mia piccola anaconda. Tutti la descrivono più o meno come un serpente aggressivo e mordace, ed effettivamente è così... appena comprata sembrava un diavolo (cattivissima mordeva tutto ciò che gli capitava a tiro). Ero costretto a prenderla con il gancio, oppure con dei guanti robusti. Utilizzando gli stessi guanti la maneggiavo regolarmente, cercando di non incuterle timore, questo periodo è durato circa 10 giorni. In seguito ho provato a maneggiarla senza guanti hai...hai... l'avessi mai fatto, mi sono beccato qualche morso! Ma un bel giorno l'anaconda si è fatta prendere tranquillamente senza guanti, non potete immaginare la mia soddisfazione! Ora è docilissima, non mi ha più morso, si avvolge al mio polso e se ne sta bella tranquilla. Mi piacerebbe moltissimo provare questa esperienza con un P. sebae, ma visto che lo spazio che ho a disposizione non è molto per ora mi devo accontentare. Tutto questo per dire che anche il serpente più nervoso morde solo per difendersi perchè spaventato, quindi se uno riesce, con un pò di pazienza, a non essere considerato una minaccia, si possono ottenere risultati inaspettati.



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