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Boa arcobaleno (Epicrates cenchria)

Articolo di Stefano Antonini


photo courtesy of Myron Wiebe Il genere Epicrates appartiene alla famiglia dei Boidi ed č presente nella maggior parte dell'America centro-meridionale.
Comprende numerose specie che hanno dimensioni che vanno da medie a grandi: la piu' lunga č E. angulifer (presente nell'isola di Cuba) che raggiunge i 4,5 metri di lunghezza.
Epicrates cenchria č, fra le specie di questo genere, quella piu' comunemente allevata grazie alla particolare iridescenza delle sue squame (da qui il nome volgare di Boa arcobaleno) e al suo carattere generalmente abbastanza mite. Il particolare effetto ottico della sua epidermide č riscontrabile anche nel pitone Liasis albertisii e nello Xenopeltis unicolor (che alcuni tassonomisti collocano tra gli Anilidi ed altri tra i Colubridi).

Attualmente si riconoscono 10 sottospecie di Epicrates cenchria: Le ssp. piu' comunemente reperibili in Italia sono le prime due, molto simili tra loro per abitudini di vita ed esigenze in cattivitā, ma molto diverse per quanto riguarda la colorazione.
Sicuramente piu' appariscente (e costosa), la ssp. cenchria č caratterizzata da una smagliante tinta arancione di fondo con anelli irregolari bordati di nero posti lungo tutto il corpo. La ssp. maurus č invece quasi uniformemente bruno-grigiastra, con poco distinguibili anelli scuri.
Anche morfologicamente tra le due ssp c'č qualche differenza: mentre la ssp cenchria ha capo, tronco e coda allungati, la ssp maurus appare leggermente piu' tozza, forse a causa del fatto che quest'ultima svolge la maggior parte della sua attivitā sul terreno, salendo su alberi ed arbusti sporadicamente, mentre la prima č senza dubbio piu' agile nell'arrampicamento e trascorre piu' tempo tra la vegetazione arborea.
In entrambi i casi la lunghezza media č compresa tra 1,70 e 2,00 metri, con punte di 2,50 metri.

Habitat: vive in diversi biotopi purchč con presenza di copertura vegetale, soprattutto in foreste umide con substrato morbido, ma talora anche in zone rocciose riparate dalla vegetazione.

Modo di vita: serpente agile, principalmente crepuscolare e notturno, trascorre gran parte del tempo tra i rami degli alberi o seminascosto tra il fogliame del sottobosco. Si nutre soprattutto di piccoli mammiferi, uccelli e talora di rane.

Allevamento: personalmente allevo da qualche anno una coppia di cenchria ed una di maurus, ognuna in un terrario con dimensioni 120x50x50.
La temperatura diurna deve essere di 28-30°C e quella notturna di 22-25°C. L'umiditā del 70-85%. Queste condizioni possono essere facilmente ottenute ponendo un tratto di un cavetto riscaldante sotto la bacinella dell'acqua (che deve essere di dimensioni abbondanti) e riscaldando l'aria con una semplice lampadina ad incandescenza di potenza adeguata alla stagione in corso.
Come materiale di fondo si possono usare torba, tappetini sintetici o semplici fogli di giornali. E' importante fornire dei robusti rami per l'arrampicamento ed un nascondiglio di dimensioni adeguate alla lunghezza degli animali.
Questa specie non presenta problemi per quanto riguarda l'alimentazione: accetta volentieri qualsiasi piccolo mammifero (topi, ratti, gerbilli, criceti) e gradisce molto anche piccoli uccelli come quaglie e pulcini. Si abitua facilmente a nutrirsi anche con prede giā morte e spesso non č nemmeno necessario muoverle con le pinze davanti al muso del serpente per stimolarne l'istinto predatorio.
Come sempre, se si usano prede scongelate č bene accertarsi che queste abbiano raggiunto anche internamente una temperatura adeguata prima di somministrarle; inoltre č utile spolverarle con un complesso vitaminico.

Riproduzione: i Boa arcobaleno sono, come tutti i boa, ovovivipari e si riproducono abbastanza facilmente e regolarmente. L'unico accorgimento da utilizzare sarebbe eventualmente quello di ricreare una sorta di "inverno tropicale": si abbassa gradualmente la temperatura (3-4 °C in meno) e si diminuiscono le ore di luce (anche mantenendoli al buio per tutte le 24 ore) nei mesi di novembre e dicembre, sospendendo al contempo l'alimentazione. Inoltre si aumenta il tasso di umiditā nebulizzando frequentemente con acqua tiepida.
All'inizio di gennaio si ristabiliscono gradualmente le condizioni originali. Tra dicembre e gennaio dovrebbero verificarsi gli accoppiamenti. Dopo la metā di gennaio si ricomincia ad alimentare gli animali.
Buona norma sarebbe se il maschio avesse dimensioni inferiori rispetto alla femmina. La gestazione č di 5-6 mesi e la femmina partorisce mediamente 15-30 piccoli che, dopo la prima muta, andranno alimentati con prede di dimensioni adeguate.

Conclusioni: vista l'eleganza delle forme, la bellezza della colorazione, il temperamento abbastanza mite e le dimensioni contenute, i Boa arcobaleno possono essere senz'altro annoverati tra le specie piu' interessanti per un appassionato erpetofilo. Inoltre sono tra i boidi piu' longevi, potendo raggiungere in cattivitā un'etā di 25-30 anni.



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