Amici insoliti
Il vademecum per gli appassionati di creature insolite
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Gekko vittatus (geco striato)

Articolo e fotografie di Enrico

Classificazione

Gekko vittatus fa parte della famiglia gekkoninae comprendente i gechi del genere: Gekko, Phelsuma, Geckonia, Hemidactylus ecc... In natura è diffuso nell'arcipelago indo-australiano.

Descrizione

Gekko vittatus raggiunge la taglia media di 20cm, anche se sono descritti molti casi in cui questa viene superata; presenta una colorazione che va dal verde oliva al marrone -caratteristica del singolo esemplare- mentre sul dorso è sempre presente la caratteristica linea bianca che attraversa longitudinalmente tutto il corpo e si biforca a forma di Y all'altezza della testa. Le due estremità della biforcazione si interrompono a livello degli occhi, mentre in prossimità della coda la linea bianca si presenta discontinua.
La coda tende ad arrotolarsi e, se non è mai stata autotomizzata, è anche semiprensile. Le dita presentano tipiche lamelle adesive per far presa su qualsiasi superficie liscia.

Terrario

il terrario

Essendo il Gekko vittatus una specie arboricola, il suo terrario dovrà essere sviluppato in altezza, le misure minime dovrebbero essere di 40x40x60(h)cm, mentre la mia coppia viene alloggiata in un terrario di 60x40x50(h)cm.
Il geco striato è una specie notturna, quindi la presenza di lampade UV-B non è obbligatoria, anche se resta necessaria un'integrazione con calcio e vit.D ogni qualche pasto. Il terrario può essere arredato con tronchi, perfetti i tronchi di vite per la loro forma contorta e rugosa. Fate però attenzione ai tronchi presi in natura perchè potenziali portatori di parassiti e muffe, per precauzione andrebbero sempre sterilizzati in forno a 100° per almeno 40 minuti.

Come piante io mi sono limitato ad usare alcuni tralci di pothos (Scindapsus aureus) perché ne avevo in quantità enormi; in alternativa si possono anche mettere a dimora varie Guzmania, o comunque bromeliacee.
Le piante sono comunque indispensabili perché questo geco è legato ad un clima caldo-umido ed anche in terrario l'umidità dovrebbe raggiungere valori intorno al 75-80% nelle ore centrali della giornata, con picchi del 100% la mattina e la sera. Perciò provvederemo a nebulizzare con acqua tiepida l'intero terrario in queste fasce orarie.

Dieta

Gekko vittatus è una specie dal metabolismo lento, ma si sà regolare bene autonomamente (almeno così fanno i miei esemplari), quindi ho deciso di lasciare delle camole sempre a disposizione e, 3 volte alla settimana, libero nel terrario 4 o 5 grilli. Alcuni esemplari possono accettare di buon grado anche frutta matura (banana, papaya ecc...) e gli appositi pastoni dolci per gechi.
Comunque, come dieta base, è meglio usare i grilli; a questi si possono aggiungere camole del miele, tarme della farina e mosche. Come ho già detto è meglio -di tanto in tanto- spolverare con del calcio vitaminizzato i grilli da pasto, per sopperire al fabbisogno di questo elemento.

Dimorfismo sessuale e riproduzione

femmina con sacche del calcio

Il maschio presenta pori femorali ben visibili, mentre la femmina si può riconoscere per le riserve di calcio (utile per la produzione del guscio delle proprie uova) ben visibili all'altezza del collo, sotto forma di rigonfiamenti laterali.

Se si dispone di una coppia adulta si può tentare la loro riproduzione. Di solito in natura il periodo fertile coincide con la primavera-estate, mentre in cattività si possono verificare deposizioni tutto l'anno.
Basterà far osservare alla coppia un breve periodo di bruma invernale mimando la stagione secca, nel quale spegneremo le luci, abbasseremo l'umidità e noteremo una diminuzione nell'assunzione spontanea del cibo. Finito questo periodo ripristineremo progressivamente i valori ottimali, nebulizzando abbondantemente il terrario e con maggior frequenza. Se sentiremo dei suoni gracchianti ritmati, che si concludono con qualche fischio, allora avremo più possibilità di ottenere la riproduzione, infatti questi gechi sono soliti emettere suoni per comunicare nei litigi, o nei giochi amorosi. Il verso che ho appena descritto è quello caratteristico dei richiami amorosi, quindi, con un po' di fortuna, tre settimane dopo l'accoppiamento la femmina deporrà un paio di uova... spesso sulle pareti del terrario.
Per evitare la scelta di questo insolito sito di deposizione sarà meglio mettere a disposizione della femmina delle alternative valide quali pezzi di corteccia arrotolati, o segmenti di grosse canne in cui ricaveremo delle aperture. Le uova, all'inizio "gommose", nel giro di qualche ora si induriscono presentando un sottile guscio calcareo, molto fragile.

Se avete ottenuto la deposizione in un sito preparato ad hoc potrete quindi rimuoverle con tutto il materiale di supporto e metterle ad incubare separatamente. Se invece la femmina ha preferito il vetro della teca sarà meglio proteggerle fissando su quella porzione di vetro -con del nastro adesivo- il fondo di una bottiglietta di plastica forato per permettere il ricambio d'aria e contenente un po' di vermiculite umida. State molto attenti, durante queste operazioni, a non toccarle, perchè potreste romperle.
Talvolta le uova vengono nascoste con tanta maestria che troverete nel terrario direttamente degli inattesi "piccoletti"! In genere, per la schiusa, sono necessari 3 mesi a 27° C.

Conclusione e ringraziamenti

Il Gekko vittatus è un geco di facilissimo allevamento che consiglio a qualsiasi neofita, sia per la sua bellezza che per la sua semplicità nell'adattamento alla vita in cattività. Bisogna tuttavia stare ben attenti a non manipolarli perché possono assestare morsi alquanto dolorosi e, grazie alla loro velocità, possono spiccare notevoli balzi fuggendo dal vostro controllo... non è divertente rincorrerli poi per tutta la casa!

Voglio ringraziare di cuore le persone incontrate su sanguefreddo.net, che mi hanno aiutato ad acquisire tutti i dettagli utili nell'allevamento di questi meravigliosi gechi, tra questi Schizzo9 (l'ex proprietario dei gechi), Manu (per le sue perle di saggezza) e Gekko (perchè di lui non non avrei potuto fare a meno).