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Podarcis muralis

ben nascosta... le dareste torto?La lucertola è indubbiamente il più noto di tutti i rettili nostrani: passione dei terrariofili in erba e vittima dei teppistelli, comunque non resta inosservata quando si dilegua come un fulmine dentro la tana più vicina. Dalle mie parti viene detta sgrìgua ed a questo nome corrisponde l'unica specie del genere Podarcis che colonizza la Liguria occidentale, la lucertola muraiola appunto.

Con questa scheda proverò a mettere insieme il materiale che ho trovato ed alcune osservazioni personali su questo simpatico sauro, sperando che possa servire per farvelo conoscere meglio. A fine pagina fornirò anche le nozioni minime per il suo corretto allevamento, anche se ricordo, per inciso, che è protetto dalla convenzione di Berna in molte regioni italiane e pertanto dovrete informarvi bene prima di poter procedere ad un loro allevamento.

Più piccola della sua cugina campestre (Podarcis sicula) la lucertola muraiola presenta un corpo più slanciato ed una minore variabilità di livrea. Le due varietà riconosciute sono quella a dorso bruno e quella a dorso verde, questa discriminazione è un po' maschilista infatti le femmine sono quasi sempre brune (anche se nell'ultima foto potete vedere una vera rarità ossia due femmine con dorso verde). Il ventre nei maschi può talvolta presentare bellissime colorazioni rosse che tuttavia restano nascoste e non sembrano quindi avere un particolare significato. In Italia la troviamo in tutto il nord, e nel lato occidentale del centro-sud. Rispetto alla lucertola campestre la muraiola presenta quindi una maggior resistenza al clima freddo ma una minore al caldo. Al di fuori dell'Italia troviamo questo sauro in tutta l'Europa centro-meridionale.

casa dolce casa Ambiente: la nostra lucertola si trova davvero ovunque anche se una condizione preferenziale per il suo rinvenimento è la presenza di muretti a secco. Non temendo l'uomo più di tanto è frequente incontrarla anche in città la dove sia presente un "lenzuolo" di verde ed un mucchietto di sassi dove vivere in pace. Nonostante che la legge la protegga solo sulla carta la lucertola dei muri riesce benissimo a tenerci testa grazie alla sua adattabilità. La sua forma slanciata ed i lunghi artigli fanno immediatamente intuire la sua specializzazione nell'arrampicata, infatti di regola questi lacertidi occupano posizioni elevate che consentano loro di monitorare il territorio circostante. Tuttavia le muraiole non amano l'altitudine ed occupano in genere posizioni che non superano i due metri d'altezza. Questa lucertola non è particolarmente legata all'acqua (come accade invece per la Lacerta vivipara) per cui colonizza anche ambienti secchi e semi-spogli. Insomma con la crisi degli alloggi attuale la nostra piccoletta mostra buone capacità d'adattamento!

maschio subadulto Comportamento: si tratta di una lucertola estremamente veloce capace di arrampicarsi su muri verticali con notevole agilità. Conduce una vita semi-stanziale occupando una tana preferenziale in cui ripara in caso di pericolo. Tuttavia compie continue esplorazioni nella zona circostante a caccia di prede e per monitorare il territorio. I maschi sono piuttosto aggressivi e nessun maschio adulto permette ad un suo pari di avvicinarsi al suo dominio. Tuttavia se vi capiterà di controllare una zona abitata da Podarcis muralis scoprirete che il maschio tollera nelle immediate vicinanze maschi subadulti, femmine e piccoli. Tutti questi coinquilini vengono frequentemente attaccati dal loro "re" con parate di minaccia, tuttavia la sua aggressività viene prontamente sedata grazie ad un tipico atteggiamento di sottomissione che consta nel rapido battere di una zampa anteriore sul substrato. In questo modo si formano vere e prorie colonie di lucertole su spazi relativamente esigui, un condominio insomma!
A primavera la musica cambia ed i maschi divengono davvero intrattabili. E' tutt'altro che infrequente imbattersi in esemplari privi di coda o peggio mutilati di qualche dito, o di un intero arto! Studi etologici effettuati in libertà ed in cattività hanno dato risultati opposti: che sguardo intelligente eh?! in libertà si sono osservate lotte cruente, in cattività scaramucce senza conseguenze. Alla fine, che ci crediate o no, scoprirono che il fattore che scatena la maggiore aggressività è il vento! Alla faccia della metereopatia!
Comunque al termine delle lotte il migliore potrà "coprire" il proprio piccolo harem garantendo i geni migliori alla prole. La femmina deporrà 2-3 volte l'anno fino a 12 uova che generalmente schiudono a fine estate. Le femmine ed i giovani presentano una modesta aggressività e non sembrano occupare veri territori pur non gradendo una eccessiva promiscuità, ad ognuno la sua tana insomma!
A fine stagione le lucertole muraiole entrano in un periodo di latenza invernale (ottobre->marzo) che viene però frequentemente interrotto ogni volta che l'aria si fa un po' più tiepida. Qui nei dintorni di Genova le ho viste in tutte le stagioni (le foto che vedete le ho scattate oggi che è il 2 di febbraio!), infatti l'irradiazione solare riesce spesso a scaldare i muretti a secco tanto da permettere il loro risveglio durante le ore più calde della giornata.
In libertà la Podarcis muralis si nutre di ogni artropode che le riesca di acchiappare e non disdegna di integrare la dieta con pezzetti di frutta succosa. Come aneddoto vi rivelo che l'esemplare in primo piano qui sopra si è convinto a farsi fotografare all'incredibile distanza di soli 20 cm (!) in cambio si un piccolo pezzo di arancia.

tana dolce tana! In cattività: come penso sia accaduto a tutti i ragazzini che guardano con curiosità i rappresentanti della nostra fauna minore, anche io ho allevato qualche lucertola. Accadde molto tempo fa... assai prima che decidessero di far finta di proteggerle. La mia esperienza fu, da perfetto ignorante, l'allevamento di ben tre maschi adulti nello stesso terrario! Oggi non ci proverei nemmeno, ma allora non andò male: i tre tutto sommato riuscirono a convivere senza problemi e senza che l'individuo dominante stressasse troppo i subalterni, il trucco stava nella semplice creazione di tanti nascondigli e di più punti caldi ove ogni maschio potesse crogiolarsi al finto sole di una lampada senza incorrere nelle ire di un rivale. La mia esperienza durò tre mesi poi riportai i tre a casa loro (a proposito due di loro avevano il famoso ventre rosso... ma chi lo vedeva mai??).
due femmine a dorso verde, che rarità! Come norme generali d'allevamento suggerirei un terrario alto almeno 80 cm con la parete di fondo terrazzata con legni o sughero. Anche se non è un substrato tanto naturale qualche ramo verticale in posizione centrale può essere utile (il maschio dominante lo disdegnerà ma potrà accogliere qualche giovinastro). Sul fondo potete piantere direttamente qualche zolla d'erba: l'effetto è il più naturale e sarà graditissima come nascondiglio supplementare per gli esemplari più piccoli. La popolazione del terrario sarà limitata ad una coppia con la loro eventuale prole, che può convivere con i genitori. La luce può consistere anche in un paio di spot ad incandescenza purchè integriate la dieta delle vostre lucertole con preparati di calcio per porre rimedio alla mancanza di raggi ultravioletti. Problemi di temperatura ed umidità non dovreste averne visto che vivono nelle nostre stesse città. Come cibo grillini e camole vanno benissimo, stranamente le mie non hanno mai dato la caccia alle mosche, né mangiato frutta, eppure in libertà le ho viste all'opera più di una volta! Ricordatevi di mettere sempre un piccolo recipiente con acqua.
Consiglio comunque a tutti di limitare la "detenzione" delle muraiole a brevi periodi di cattività: al di la delle leggi protezionistiche l'osservazione delle lucertole è infatti infinitamente più divertente se fatta "sul campo", a casa loro e non a casa nostra!

A conclusione di questo articolo desidero invitarvi, la prossima volta che intravvedete una lucertola, a fermarvi un attimo per contemplare questo piccolo miracolo della natura. Pensate che nella vostra città dalla vita frenetica vive un micro-varano che, osservandovi trepidante dall'ombra della sua tana, si chiede dove mai stia correndo l'uomo.



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