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Thamnophis sp: i serpenti "giarrettiera"

Fotografie adattate dal sito thamnophis.com che vi consiglio di visitare.


T. sirtalis parietalisI Thamnophis sono considerati da molti come il serpente ideale per il principiante, tuttavia gli amici di questi animali insoliti non si trovano solo tra i novellini, anzi esistono numerosi clubs e circuiti internet a loro interamente dedicati. Numerose sono le specie rappresentanti di questo genere, alcune varietà sono poi considerate vere rarità e pagate a peso d'oro, considero quindi i Thamnophis serpenti per tutti, capaci di soddisfare il terrariofilo incallito quanto quello alle prime armi, ma cominciamo a conoscerli meglio...

Distribuzione geografica: la loro distribuzione è davvero amplia, coprendo, a partire dal sud dell'Alaska (T. sirtalis fitchi) tutto il Canada (es T. sirtalis parietalis) e gli Stati Uniti, fino a tutto il Messico; proprio le specie born in the USA sono le più diffuse in commercio. T. atratusDalla California all'Oregon si trova il T. atratus, lo stato di New York e la Pennsilvania ospitano il T. brachistoma. In Ohio, Michigan, Indiana ed Ontario abita il T.butleri, mentre il T. couchi si rinviene in California e Nevada. Il T. cyrtopsis si trova dal Colorado ed Utah, attraverso il Nuovo Messico, Arizona e Texas fino al Messico. Il T. elegans occupa una vasta area che copre tutta l'area ovest di USA e Canada, il T. eques si trova in Arizona e Messico. Il T. hammondi con due sottospecie copre l'area tra la California e Baja. T. marcianus è fondamentalmente texano pur rinvenendosi negli stati limitrofi. T. ordinoides si trova in tutto i nord ovest degli USA, mentre il T. proximus estende il suo dominio dal centro degli USA fino al Messico. T. radix occupa la fascia centrale degli States. Infine le specie più diffuse sia in natura che sul mercato T. sauritus che si trova in tutti gli USA e T. sirtalis che non pago degli USA occupa anche tutto il Canada.

T. brachistomaVita in natura e Comportamento: di fatto i Thamnophis rappresentano l'equivalente americano delle nostre Natrix (che a me personalmente piacciono anche di più, ma ormai non si posson più allevare in molte regioni a causa delle ristrettive norme protezionistiche); sono quindi serpenti legati all'acqua. Purchè sia presente dell'acqua comunque colonizzano gli ambienti più disparati dalla prateria alla foresta pluviale, dai campi coltivati ai giardini pubblici. Il loro cibo principale consiste in anfibi e pesci anche perchè, avendo l'abitudine di inghiottire prede ancora vive, non sono in grado di gestire "pasti" dotati di mezzi di difesa. I Thamnophis sono serpenti diurni dotati di riflessi pronti, capaci di movimenti molto rapidi, abili nuotatori ed arrampicatori. In caso di pericolo si difendono con morsi e rilasciando un repellente dall'odore nauseabondo (proprio come le Natrix), tendenza che per fortuna perdono presto in cattività.

T. butleriIl Terrario: poichè al massimo questo serpente raggiuge i 120 cm di lunghezza (ma in genere viene commercializzato intorno ai 70 cm) le sue richieste di spazio sono piuttosto modeste. Una vasca di 50x30x30 cm può ospitare tranquillamente un adulto, mentre per una coppia si opterà per almeno 80x30x30 cm di capienza. Chiaro che se potere eccedere è ancor meglio. Poichè questi serpenti appena messi in una nuova teca cercano immediatamente il modo di evadere, si dovrà porre perticolare attenzione a dotare il terrario di chiusure a prova di fuga, che consentano tuttavia il necessario ricambio d'aria.
Come arredamento non dovrà mai mancare un ampia bacinella d'acqua ove il serpentello passerà parte del suo tempo. Nella stessa bacinella si metteranno anche eventuali pesci vivi da utilizzare quale cibo. T. couchiiPoichè i Thamnophis spesso usano anche defecare nell'acqua sarà necessario utilizzare un recipiente leggero e facile da asportare per la pulizia. Se invece volete dedicare a questi serpenti un po' più di spazio e godere delle loro evoluzioni acquatiche potrete allestire un paludario riservando alla parte acquatica 1/3 della vasca, in questo caso dovrete dotarla di un potente filtro caricato con lana di perlon e carbone attivo da pulire ogni tre settimane. La presenza del filtro non vi esimerà comunque del tutto dai cambi d'acqua che andranno effettuati ogni 2 mesi, o anche prima, in proporzione al numero di Thamnophis allevati. Badate bene che la parte "asciutta" resti veramente tale se no i vostri serpentelli soffriranno di problemi di muta della pelle che possono rivelarsi fatali. Altri pezzi d'arredamento assai graditi sono abbondanti rami su cui possano arrampicarsi, una buona ventilazione del terrario eviterà che il legno alla lunga marcisca divenendo luogo di pericolose proliferazioni batteriche. Sarà assai utile approntare anche almeno un nascondiglio in cui i serpenti possano rifugiarsi per trovare un po' di "privacy".

T. cyrtopsisSe avete optato per la teca più grande allestita a paludario potrete anche inserire piante acquatiche robuste (che vi aiuteranno a tenere pulita l'acqua) ed alcuni rametti di pothos e/o phylodendron lasciati radicare direttamente nella parte acquatica, questi daranno un tocco estetico al terrario arrampicandosi sul resto dell'arredamento e non subiranno particolari danni da parte dei Thamnophis che sono di taglia piccola e piuttosto leggeri.
La temperatura del terrario dovrà necessariamente variare a seconda della provenienza della specie da voi allevata, in linea di massima la maggior parte dei Thamnophis deriva da aree con climi simili al nostro, per cui il sistema migliore per accontentarli tutti è quello di piazzare nel terrario uno spot a incandescenza da 40-60 watt che illumini un ramo o una pietra creando quindi il cosiddetto "basking spot": se il serpente vorrà abbrustolire ci si piazzarà sotto, in alternativa si sposterà nel punto del terrario con la temperatura che più gli aggrada. In genere nel terrario si creerà un gradiente che va dai 32° ai 23° C in grado di soddisfare il Thamnophis più esigente.

T. elegansAlimentazione: i Thamnophis sono voracissimi per cui non accade mai che rifiutino il cibo, inoltre la loro alimentazione è di facile reperibilità (e questa è un'altra ragione per cui li si consiglia ai principianti). In natura come ho detto si nutrirebbero per lo più di anfibi, rane per la precisione, da noi una simile dieta è ormai inattuabile poichè tutte le specie di anfibi sono protette in molte regioni (ed a dire la verità non li userei comunque). Il problema comunque non si pone perchè i Thamnophis mangiano davvero di tutto e cacciando a fiuto, piuttosto che a vista, non fanno differenza tra vivo e morto: T. hammondiiLa migliore alimentazione sarà comunque quella che impiegherà tutte le possibilità sopraesposte, fornendo quindi tutti i nutrienti necessari per la salute dei Thamnophis. Nel caso che per pigrizia ripieghiate principalmente sul pesce surgelato dovrete integrare la dieta del serpente con un preparato di calcio e vitamine (soprattutto del gruppo B che vengono degradate dal congelamento). Tenete conto che a differenza dei boidi i Thamnophis mangiano molto spesso (anche a giorni alterni se esposti a temperature elevate, come d'estate) e non sopportano lunghi digiuni. Al cibo frequente corrispondono altrettanto frequenti deiezioni quindi la manutenzione del terrario sarà più impegnativa se lo spazio è poco e gli esemplari sono molti, in questo caso sarà necessario un arredamento spartano.

Riproduzione: anche in fatto di riproduzione questi serpenti sono piuttosto facili partorendo direttamente numerosi piccoli. Il primo passo per ottenere la riproduzione come sempre è quello di esporre i serpenti ad un periodo di ibernazione, anche se nel caso di esemplari di Thamnophis riprodotti per più generazioni in cattività pare non si renda più necessaria. varietà di T. ordinoidesA scanso di fallimenti si scegliranno esemplari ben nutriti, li si lascerà a digiuno per 15 gg e poi li si porterà progressivamente ad una temperatura di circa 13°C. Li si manterrà a questa temperatura almeno per 4 settimane (di più non guasta ma fa consumare loro più scorte).
Finita l'ibernazione si terranno separati i due sessi nutrendo i serpenti adeguatamente e poi si introdurrà il maschio (o ancor meglio i maschi) nella teca della femmina. Di solito l'accoppiamento non si fa attendere. Dicevo che l'ideale sarebbe avere più maschi perchè in natura gli accoppiamenti di questi serpenti avvengono come vere e proprie "ammucchiate" di decine di maschi che inseguono una singola femmina: solo il migliore conseguirà il sospirato premio. In cattività è comunque consigliabile lasciare i partner insieme per almeno 2-3 settimane in modo che la femmina si accoppi più volte e risulti quindi feconda. T. proximusCiò fatto la si lascerà da sola, provvedendo un nascondiglio appropriato in cui si senta davvero al sicuro e lontano da occhi indiscreti (che nel caso specifico sono i nostri!). La gestazione dura dai tre ai quattro mesi e mezzo; al termine, solitamente durante la notte, la femmina partorisce una ventina di piccoletti autosufficienti (ma possono essere anche novanta!). Il segno di questa deposizione sarà la presenza di masserelle gelatinose macchiate di sangue (i residui dei sacchi vitellini dei neonati), i piccoli probabilemente si saranno nascosti sotto la ciotola dell'acqua o in qualsiasi micro-fessura che abbiano trovato. I micro Thamnophis vanno allontanati subito perchè la madre potrebbe cibarsene. Li si trasferirà quindi in un piccolo recipiente (25-30 litri di capienza bastano) con caratteristiche simili a quello degli adulti. Non c'è pericolo di cannibalismo tra piccoli per cui li si può crescere insieme anche in presenza di numeri elevati. Come cibo si useranno vermi, insetti e pezzetti di pesce tritato, aggiungendo un po' di preparato vitaminico una volta ogni 15 giorni. La maturità sessuale viene raggiunta in circa tre anni.

T. radixCome avrete notato ho un po' ecceduto nella quantità di fotografie e qui di sotto ne segue ancora qualcuna: non sono impazzito, ho solo cercato di mettere un'immagine per ognuna delle specie di Thamnophis, così che possiate provare a riconoscere il vostro esemplare (se puntate il mouse sulla foto vi apparirà il suo nome).
Consiglio ancora a chiunque sappia un po' di inglese o tedesco di visitare il sito indicato nel sottotitolo troverete davvero ogni possibile delucidazione su quel che riguarda questi simpatici serpentelli.
T. sirtalis flame un gioiello raro!T. sirtalis, ma non sembra una natrix???T. sauritus



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