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Tiliqua scincoides

Il genere Tiliqua comprende sei specie di scinchi definiti genericamente dagli anglosassoni "blue tongued" (dalla lingua blu). Tra queste, cinque specie sono originali dell'Australia, mentre una, la T. gigas, è diffusa in Nuova Guinea ed Indonesia (ed è l'unica ad essere ancora soggetta a cattura ed esportazione).
La T. scincoides è lo scinco australiano che da maggior tempo viene allevato e riprodotto in cattività, la sua fama è ancora antecedente alle ben note Pogona e può essere a ragione considerato un vero animale domestico. La sua adattabilità alla vita in cattività, il suo robusto appetito e le dimensioni contenute lo hanno reso infatti un beniamino di esperti e neofiti.

relax Vita in Natura: T. scincoides presenta due sottospecie T.scincoides scincoides, che in Australia occupa le aree sud ed est del paese , e T. scincoides intermedia, che occupa le aree nord ed ovest. Questa seconda sottospecie raggiunge in genere dimensioni superiori, la taglia media di questo scinco resta comunque intorno ai 50 cm.
T. scincoides ha un corpo molto robusto con zampe e coda corte e tozze, le squame che lo ricoprono sono lisce e sovrapposte per ridurre l'attrito e favorire il movimento strisciante. La colorazione delle due sottospecie varia sensibilmente con un fondo grigio/marron chiaro e bande crociate scure dorsali in T. s. intermedia; e un fondo marron scuro bandeggiato dorsalmente di chiaro in T. s. scincoides.
In natura occupa qualsiasi genere di ambiente preferendo comunque gli spazi con scarsa copertura boschiva che ne favoriscono le abitudini eliofile. Spesso colonizza i giardini e gli orti e viene considerato da molti alla stregua di un qualsiasi animale domestico. Le abitudini di questa specie sono diurne, o crepuscolari se la temperatura è particolarmente elevata. In genere, una volta raggiunta la temperatura corporea ottimale T. scincoides passa la maggior parte del tempo a procacciarsi il cibo (nei giardini spesso, oltre a cibarsi di ogni tipo di insetti, fiori, frutti e foglie, va a rubare il cibo dalle ciotole di cani e gatti). Quando disturbato esibisce parate di minaccia gonfiandosi, spalancando le fauci e lasciando penzolare la sua famosa lingua blu, emettendo nel contempo un sibilo; se tutto ciò non scoraggia il "disturbatore" la Tiliqua passa all'azione mordendo l'intruso e mantenendo la presa a mascelle serrate (e le sue mascelle giuro che non sono da sottovalutare, neanche in cattività!). In caso di pericolo, come avviene nella maggior parte dei sauri, questa specie è in grado di autotomizzare la coda, tenetene conto quando la maneggiate. Durante la notte T. scincoides ama nascondersi sotto sassi o legni, ovvero interrarsi completamente nel terriccio, per dormire protetto.

Tiliqua in muta Vita in cattività: avendo da generazioni dimenticato le sue abitudini naturali, questo scinco tende ad essere piuttosto pigro. Nel caso si voglia allevare un singolo esemplare non sarà quindi necessario approntare un terrario di grandissime dimensioni, una base 70x50cm va benissimo (lo sviluppo in altezza importa poco perchè vivono esclusivamente al suolo). Solo nel caso si voglia tenere una coppia si dovrà pensare a qualcosa di più ampio. Provvedete numerose griglie d'areazione per evitare pericolosi ristagni di umidità, il terrario dovrà infatti essere di tipo secco. In letteratura questa specie viene descritta come aggressiva ed alcuni affermano che è addirittura difficoltoso far convivere una coppia, so tuttavia di erpetologi competenti che hanno allevato insieme gruppetti di più esemplari senza problemi ed ottenendone la riproduzione. A quanto pare l'agiata vita in cattività sta mitigando l'istinto territoriale di questa specie, comunque evitate di introdurre una femmina nel terrario dove un maschio ormai adulto è cresciuto solo, il rischio in questo caso è davvero elevato.
L'arredamento potrà essere spartano (ma a me non piace) oppure creare un ambiente confortevole con uno strato di torba asciutta di almeno 10 cm, foglie secche e pezzi di radice o tronchi (ottimi se cavi), a differenza della riopa e dello scincus questa specie non è di cattura per cui non ha paura e si infossa solo durante la notte.

La temperatura media dell'aria di giorno dovrà essere di 27°C con un punto caldo del terrario a 34°C (un angolo fornito di uno spot a incandescenza) ed uno "fresco" intorno ai 24°C (vicino alle griglie d'areazione sul lato opposto allo spot), in questo modo la vostra Tiliqua potrà sempre scegliere la temperatura che le è più congeniale. Di notte fate scendere la temperatura a quella ambiente. Sarà opportuno lasciare a disposizione una ciotola d'acqua dove lo scinco si abbevererà saltuariamente. Come per tutti gli scinchi l'uso di lampade UV non è necessario (ma date un integratore di calcio almeno una volta alla settimana agli esemplari giovani ed una volta ogni 15 giorni agli adulti).

primo piano L'apporto di tutti i nutrienti necessari per il benessere di questo "salsicciotto" con le zampe verrà da una dieta variata, quindi non fatevi prendere dall'abitudine o dalla pigrizia: date loro veramente di tutto. Per gli esemplari giovani farete prevalere cibi proteici (carne, grilli, camole, kaimani, chiocciole, lombrichi), mentre gli adulti si mostreranno via via più interessati a frutta (vanno pazzi per l'uva ma non eccedete), fiori e verdura in foglia. Potrete anche integrare la dieta con cibo in scatola per cani/gatti (in fondo lo mangiano anche a casa loro), ma utilizzate solo marche di qualità per evitare intossicazioni da metalli, e non usatelo come base.

La riproduzione di questa specie non è molto difficile, tanto più che, essendo ovovivipara, vi evita l'eterno dilemma di come incubare correttamente le uova. Si dovrà far osservare ai riproduttori un breve periodo (sei-otto settimane) di "fresco" spegnendo il riscaldamento del terrario e somministrando poco cibo (una volta alla settimana). Al termine si riporteranno temperatura e pasti "a regime". Durante l'accoppiamento il maschio afferra la femmina con la bocca, in genere senza danni. La gestazione può durare da tre a sei mesi e si osserverà un progressivo arrotondamento della femmina, che alla fine sembra davvero un dirigibile sul punto di scoppiare. Un bel giorno, senza preavviso, potrete notare i piccoletti che si aggirano, con molta circospezione, per il terrario (a scanso di pericoli allontanateli subito). Stabulati in condizioni simili a quelle già descritte raggiungeranno la taglia adulta in circa 18 mesi (e si riprodurranno tra il secondo ed il terzo anno di vita).



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