Amici insoliti
Il vademecum per gli appassionati di creature insolite
immaginemain

Discoglossus sp.

Fotografie di Emanuele Biggi

Il discoglosso appartiene alla famiglia dei Discoglossidae (letteralmente " dalla lingua a disco") insieme al genere Bombina (ululoni) e Alytes (rana ostetrica), è presente in Italia con la specie mediterranea (D. pictus) e con una forma insulare (D. sardus).
I due ranocchietti hanno aspetto simile, anche se il sardo raggiunge taglia e robustezza maggiori. L'adulto sembra una rana paffuta di 6-7 cm con pelle liscia, la colorazione è variabilissima, in effetti a colpo d'occhio potrebbe facilmente essere confuso con una rana esculenta, ma a differenza di questa il timpano è poco evidente e la pupilla è rotonda o triangolare, mai orizzontale come nelle rane. Ancora una volta le foto sono di Emanuele che ha cresciuto alcuni girini di provenienza nordafricana.

notare la variazione cromatica con la maturazione

Dove vive

La specie pictus si trova nella penisola iberica (nord-est escluso), Francia meridionale, Sicilia, Malta ed Africa nord-occidentale. La specie sardus si trova in Corsica, Sardegna, isole del Giglio e di Montecristo ed isole d'Hyères. Gli ambienti colonizzati sono gli stessi delle rane verdi con cui spesso convive: acque correnti o stagnanti poco profonde. L'adulto conduce una vita legata all'acqua ed è attivo sia di giorno che di notte.

dall'alto

Riconoscerlo

Se non conosceste un 'trucchetto' il girino di discoglosso vi parrebbe uguale a quello di molte rane, ma questo è l'unico girino ad avere lo spiracolo respiratorio posto ventralmente in posizione centrale! La lunghezza è al massimo di 3,5 cm (come il rospo comune, mentre quelli di rana raggiungono maggiori dimensioni), con la coda lunga più di una volta e mezzo le dimensioni del corpo e punta arrotondata. La membrana natatoria non è molto alta.

l'ora della pappa!

Stabulazione

I girini di questa specie sono spesso presenti in pozze d'acqua stagnante caratterizzate da un forte carico di inquinamento organico. Di solito le acque ove vivono sono ricche di resti animali in decomposizione, così questi girini prediligono i cibi di origine animale ai vegetali.

Nonostante che siano poco diffusi sia sul territorio nazionale, che nei nostri terrari, questi girini sarebbero in assoluto tra i più semplici da allevare (e quindi adattissimi alla didattica): si tratta infatti di esserini estremamente resistenti agli strapazzi ambientali e facili da nutrire (basta un pezzetto di carne). L'unico neo di questa specie è l'esigua taglia dei ranocchietti neometamorfosati (vedi poco oltre). A scanso di equivoci dalle conseguenze nefaste, comunque, evitate di sovrappopolare la vasca e cambiate l'acqua regolarmente!

ho ancora la coda

Metamorfosi

Come avrete notato nella prima fotografia, con l'approssimarsi della metamorfosi il girino cambia radicalmente colore divenendo chiaro e la coda si fa più cilindrica. Così come nella stabulazione, anche nella delicata fase della metamorfosi si tratta di animaletti senza problemi: subiranno la loro trasformazione direttamente in acqua, senza neanche bisogno che ci sia una 'riva' su cui necessariamente arrampicarsi (ma voi mettetecela!). In questo sono paragonabili alle rane verdi, ed è retaggio del loro migliore adattamento all'ambiente liquido.

il nuovo mondo

La minirana

Si tratta davvero di una 'mini', potrebbe sfidare il rospo comune per il posto di girino/ranocchino più piccolo, avendo -come lui- una taglia di circa 8 mm. A differenza degli anfibi descritti fin'ora però questo ranocchino si nutrirà da subito infatti le sue abitudini carnivore fanno sì che l'apparato digerente non debba modificarsi e sia quindi pronto ad accogliere subito del cibo.

Se vorrete stabularli brevemente, dovrete quindi avere da subito a disposizione drosofile, collemboli e/o grillini neonati (vedi informazioni sul rospo comune). Vista la loro predilezione per l'acqua non fate mancare un piccolo contenitore ove possano 'fare il bagno' (ad esempio una petri o un coperchio di barattolo).

Visto che questo genere di anfibi è poco diffuso sul territorio nazionale, vi invito ad avere un particolare rispetto dei girini e dei ranocchini: evitate di prenderli, o almeno ponete particolare cura nel fare in modo che, nel breve periodo di reclusione, crescano e si sviluppino adeguatamente (se riuscite ad ammazzarli, nonostante la loro rusticità, è meglio che abbandoniate definitivamente l'allevamento dei girini... e di tutti gli altri anfibi!).