Amici insoliti
Il vademecum per gli appassionati di creature insolite
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Hyla intermedia e Hyla meridionalis
(le raganelle)

piccolo girino di 10 giorni, a questo stadio non potete riconoscere le due specie girino di H. intermedia, foto di Leonardo

Le due specie di Hyla di cui stiamo per parlare sono apparentemente assai simili, in realtà, se vi capiterà di allevarle, potrete rendervi conto con i vostri occhie (ed orecchie!) che si tratta di due raganelle ben diverse. Gli adulti di queste specie vengono distinti facilmente grazie alla striatura scura estesa dal muso all'inguine, presente nella sola H. intermedia, che delimita il colore verde dorsale dal bianco ventrale. Inoltre l'H. meridionalis è un po' più lunga e smilza della sua 'cugina'.

I maschi hanno un sacco golare 'pieghettato' (quando sgonfio) ed emettono un canto cadenzato craak-craak che nella H. intermedia risulta invece sincopato (come se interrompessero di colpo: cra - k cra- k). Per quel poco che ho verificato dalle raganelline neometamorfosate anche i comportamenti sono ben diversi: H. meridionalis è decisamente più reattiva e vigile anche in pieno giorno.

attenti alla possibile confusione: sopra H. meridionalis, sotto Pelobates insubricus!

Dove vivono

Hyla meridionalis, a dispetto del suo nome, da noi è diffusa solo in Liguria, trovandosi invece abbondantemente nella Penisola Iberica sud-occidentale, Francia sud-occidentale, Baleari, Canarie, Madeira, Africa nord-occidentale. L'Hyla intermedia (distinta solo recentemente dalla H. arborea) colonizza il resto d'Italia (ma in Corsica, Sardegna, Elba e Capraia si trova la specie endemica: Hyla sarda), Francia e Spagna.

Ambedue le specie sono comunque delle convinte arboricole e colonizzano i canneti e gli alberi che si sporgono su una qualsiasi riserva d'acqua, solitamente stagnante.

Hyla meridionalis: nota le striature della coda

Come riconoscerle

Come avviene per gli adulti, anche i girini di queste raganelle sono ben distinti tra loro e facilmente distinguibili da quelli di qualsiasi altra specie. Unica eccezione sono i giovani girini di Pelobates, peraltro rarissimi, che sono assai simili (vedi la foto a sinistra qui sopra).
La forma è sempre corta e tozza, con un grosso corpo globoso, una coda piuttosto corta dotata di una amplissima membrana natatoria e due buffi occhi posti lateralmente e ben distanti tra loro. Il colore dominante del dorso è verde-oro (solo in esemplari esposti alla luce del sole). Nel girino della H. meridionalis di solito i colori sono meno metallici ed è presente una doppia striatura per tutta la lunghezza della coda che ha una membrana tendenzialmente più trasparente. Devo aggiungere che i girini dell'Hyla intermedia spesso raggiungono dimensioni maggiori di quelli dell'H. meridionalis prima di metamorfosare.

H. intermedia in metamorfosi, foto di Leonardoraganella di 'vetro'

Stabulazione

I girini delle raganelle hanno una vita molto attiva preferendo nuotare a mezz'acqua come i pesci piuttosto che aderire a qualche sasso con la bocca a ventosa come usa tra le altre larve di anuro.
In natura non troverete quindi mai questi girini in acque correnti (che li trascinerebbero via), ma solo in piccole raccolte stagnanti, spesso artificiali, piene di alghe. Per farli davvero felici dovrete quindi approntare un acquario, meglio se esposto alla luce diretta di qualche finestra (ma non 'cotto' dal sole), o almeno una tinozza sul terrazzo.
L'arredamento è inutile, sarebbe invece ottimale lasciare l'acquario con la sola acqua ed un modestissimo contenuto di fertilizzante per una quindicina di giorni al sole, prima di inserirvi i girini, per ottenere una buona colonizzazione algale.

appena uscita dall'acqua

Se tutto ciò vi complica troppo la vita ricorrerete alla solita vaschetta da una decina di litri ed al solito mangime in fiocchi per pesci, integrato con foglie di insalata lasciate a macerare nell'acqua, ma attenti all'eccessivo inquinamento batterico.

Metamorfosi

Come sempre la metamorfosi sarà preceduta dalla comparsa delle zampe posteriori, lunghe e sottilissime, seguite da quelle anteriori.
In questa fase il girino, che assume colori quasi vitrei, sembra davvero fragile. La grossa testa appare sproporzionata al resto del corpo ed impiega un po' di più ad assumere la sua forma definitiva.

A differenza degli altri anuri la metamorfosi di questo anfibio è relativamente più 'lenta', protraendosi anche per 2-3 giorni. Il ranocchino abbandona l'acqua ancora con un buon centimetro di coda per cui mettete fin dall'inizio una 'riva' su cui possa arrampicarsi. Le sue micro ventose lo aiuteranno comunque nella scalata delle pareti del contenitore salvandogli spesso la pelle, nonostante una nostra possibile svista.

raganella di 10 giornia 40 giorni: sopra H. intermedia, sotto H. meridionalis

Le miniraganelle

Le miniraganelle delle due specie differiscono già nettamente a pochi giorni dalla metamorfosi, infatti l'Hyla intermedia tende ad avere colori più brillanti e contrastati, tuttavia accade che il carattere distintivo primario, ovvero la lunga striatura laterale, manchi in ambedue! Solo dopo un mese e più si comincerebbe ad osservare la formazione della stria, ma a quel punto presumo che voi abbiate già riportato le vostre piccole amiche a casa loro.

Comunque se è facile distinguere le specie avendo a disposizione gli esemplari di ambedue, può non esserlo avendone una sola. Ricordate che la H. meridionalis si trova solo in Liguria, sarà sempre 'smilza' anche dopo un pingue pasto, e non si farà maneggiare neanche di giorno, mentre la H. intermedia apparirà più grossa e 'pacioccona', e riuscirete a maneggiarla, senza seri tentativi di fuga, almeno durante il giorno (e a qualche giorno dalla metamorfosi).

Come cibo di stabulazione consiglio grillini, drosofile e moschine. E' importante somministrare preparati a base di calcio come integratori della dieta. Ricordate che da buone arboricole le raganelline gradirebbero un recipiente più alto che largo ed una pianta su cui stazionare, da spruzzare con un po' d'acqua tutti i giorni.